Economia

Savona, Zino (Confesercenti) scrive al prefetto: “Credito difficile per le aziende, rischio usura”

Franco Zino

Savona. “La situazione attuale che attanaglia la nostra economia comincia ad avere effetti molto preoccupanti sotto il profilo economico e sociale. Diverse aziende chiudono creando desertificazione del territorio e disoccupazione, mentre quelle poche che hanno l’ardore di aprire si trovano sempre più spesso a fare i conti con un mercato ormai saturo e in mano a grandi catene distributive”. Lo scrive il presidente provinciale di Confesercenti Franco Zino in una lettera indirizzata al prefetto e al presidente della CCIAA Savona, Luciano Pasquale.

“In questo scenario le associazioni di categoria svolgono un ruolo di rappresentanza, assistenza e collegamento tra le imprese, le istituzioni e il sistema bancario; sistema che fino a ieri dava credito alle aziende a tassi che, grazie ai consorzi fidi di categoria, erano più o meno in linea con l’andamento generale, ma negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un fenomeno davvero preoccupante: il sistema bancario ha smesso improvvisamente di sostenere le imprese e a quelle poche a cui concede finanziamenti, nonostante la garanzia a prima richiesta del 50% dei Consorzi Fidi più quelle personali spesso patrimoniali sottoscritte dai soggetti richiedenti, applica tassi che vanno fino al 8-9% punti percentuali di Spreed che tradotto vuol dire che, se il denaro viene concesso, è dato al 10/11%” prosegue Zino.

“Inutile dire che proprio il sistema bancario ha dato il via a questa crisi e ora per coprire gli errori fatti, nonostante che l’Euribor sia sempre molto basso, “1,20/1,50 %”, lucra sfiorando tassi di usura. Confesercenti è una associazione a stretto contatto con la piccola e media impresa e questo fa si che queste mie considerazioni non siano solo frutto di percezioni, ma provengano dai numerosi colloqui che quotidianamente si ha con i nostri associati; per questo ho deciso di informare le più alte istituzioni in materia di economia e di governo richiedendo un immediato e deciso intervento, necessario in modo da scongiurare che molte aziende prima di chiudere definitivamente provino, per salvare il proprio lavoro, la carta degli usurai. Il sistema bancario deve ricordarsi anche di quanto da questo territorio ha preso in tutti questi decenni e ora deve evitare speculazioni che danneggerebbero non solo le aziende ma tutta la comunità” conclude Zino.

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