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Savona tra le città meno inquinate d’Italia. Legambiente: “Dati parziali, necessarie analisi epidemiologiche”

Piazza sisto

Savona. Nessun sospiro di sollievo: anzi, a Savona tirerebbe una brutta aria. E questo nonostante i dati forniti dalla ricerca di “ItaliaOggi” e dei ricercatori dell’università La Sapienza di Roma che inserisce la città della torretta nella top ten delle città meno inquinate d’Italia sia per quanto riguarda la concentrazione del biossido d’azoto e nella concentrazione dei PM10.

A precisarlo sono alcuni addetti ai lavori, per i quali i parametri presi in considerazione sono insufficienti a dimostrare la purezza dell’aria savonese. A dirlo è Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria. “I dati, forniti dai Comuni, sono infatti relativi a due unici parametri della nostra indagine Ecosistema Urbano. Questi, pur rientrando nei valori limite previsti dalla legge sull’inquinamento atmosferico, non possono da soli essere rappresentativi rispetto ad una valutazione sulla condizione sanitaria complessiva”.

“E’ come voler scattare una fotografia ad una realtà da descrivere a colori avendo a disposizione solo il bianco e il nero – precisa Grammatico – Il risultato sarà decisamente parziale. Sono necessarie infatti analisi epidemiologiche, da affiancare ai dati ambientali, per dare tali garanzie, considerato che la città di Savona si trova a pochissimi chilometri da alcune sorgenti industriali capaci di immissione in atmosfera di diversi composti inquinanti. Tra queste ricordiamo la centrale a carbone di Tirreno Power (e l’ampliamento sarà fonte di un ulteriore aumento delle emissioni), l’Italiana Coke a Cairo Montenotte, la Saint Gobin di Dego”.

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