Cronaca

Savona, sorveglianza delle malattie infettive trasmissibili: convegno al San Paolo

donatore del sangue

Savona. Esperti in Medicina Trasfusionale delle Strutture Trasfusionali della Liguria si riuniranno mercoledì (18 gennaio) presso l’Aula Magna del Padiglione Vigiola, nell’Ospedale S. Paolo di Savona per fare il punto sulla situazione del rischio di trasmissione con la trasfusione di patologie note ed emergenti.

“La sorveglianza delle malattie infettive trasmissibili con la trasfusione – ricorda il direttore della Struttura Immunoematologia e Medicina Trasfusionale della ASL2, dott. Andrea Tomasini – permette di avere un monitoraggio continuo dei fattori di rischio e delle malattie infettive nei donatori. I protocolli per l’accertamento dell’idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti rivolgono la massima attenzione alla definizione dei criteri da adottare e delle tecniche di laboratorio da utilizzare ai fini di una sempre più accurata selezione del donatore, per una maggiore sicurezza del sangue e dei suoi prodotti”.

“A livello nazionale, la metodica NAT (Nucleic Acid Amplification Technology) per i virus delle epatiti B , C e per HIV, obbligatoria su ogni unità di sangue ed emocomponente raccolti, ha comportato una riduzione del rischio residuo per tali virus portandolo quasi a zero. NAT, è un metodo diagnostico capace di riconoscere il genoma di un agente virale a brevissimo tempo dal contagio contribuendo a ridurre i tempi di sospensione dei donatori con esposizione a rischio” spiegano dall’Asl.

“Tuttavia l’andamento dei tassi negli ultimi anni mostra un incremento nella prevalenza dell’HBsAg (antigene epatite B) e nell’incidenza della lue (sifilide). Per quanto riguarda la lue, tali variazioni sono in parte attribuibili ad una sottovalutazione del rischio da parte dei candidati donatori, specie per quanto riguarda i rapporti sessuali occasionali”.

“Lo studio epidemiologico delle malattie trasmissibili, comprese quelle legate ai fenomeni di trasferimento degli individui in tutte le loro accezioni (viaggi, turismo, migrazioni), diventa un elemento fondamentale per indirizzare le scelte sanitarie orientate alla sicurezza della trasfusione. L’informazione sui comportamenti a rischio e l’accurata intervista del donatore al momento della selezione, si confermano elementi oltremodo importanti per l’abbattimento del rischio infettivo trasfusionale” concludono dall’azienda sanitaria locale.

Il convegno “Aggiornamenti sulle malattie trasmissibili con la trasfusione”, patrocinato dalla ASL2, è organizzato dalla Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia (SIMTI).

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.