Economia

Savona, senza la Concordia cala il numero degli accosti in attesa della nave supplente

4 navi costa crociere a Savona

Savona. Mentre Costa sta offrendo le alternative ai clienti che sarebbero dovuti salire sulla Concordia da sabato 21 a venerdì 27 gennaio, nello stesso tempo il gruppo Carnival, insieme alla stessa controllata genovese, cerca una soluzione per rimpiazzare la nave affondata all’isola del Giglio. Da queste decisioni dipende la riprogrammazione degli accosti al terminal di Savona.

Il test di ieri con la partenza della Serena, per la stessa rotta della gemella sfortunata, si è rivelato buono: i passeggeri al Palacrociere hanno mostrato tutto sommato tranquillità, pur scossi dal disastro rimbalzato su tutti i media, prevalentemente certi che si sia trattato di un errore umano. Lo stesso presidente e ad della compagnia Pier Luigi Foschi ha inviato una email ai fedelissimi del Costa Club: “Questo drammatico evento straordinario, apparentemente causato da un unico errore umano, che non dovrà più ripetersi così come è accaduto, non doveva verificarsi. In questo frangente, sappiamo degli atti di eroismo di membri dell’equipaggio che hanno anteposto l’altrui salvezza alla propria” ha evidenziato.

Una conseguenza del dramma che si è consumato nelle acque toscane è, naturalmente, la diminuzione degli attracchi dei colossi da crociera a Savona. Per il 2012 ne erano previsti 202 e la Concordia avrebbe dovuto compierne 44. Mentre è attesa la NeoRomantica per il 16 febbraio e l’ingresso, che si prevedeva trionfale (ma probabilmente sarà decorosamente sotto tono), della Fascinosa per il 6 maggio, la città della Torretta guarda con trepidazione alle decisioni di Carnival-Costa sulla possibile sostituta della Concordia. Per ora nessuna notizia ufficiale è giunta all’Autorità portuale e agli operatori del Consorzio Savona Crociere.

La compagnia assume decisioni di volta in volta. Soppresso l’itinerario “Profumo d’agrumi”, i passeggeri hanno a disposizione cinque alternative. Soluzioni di “riprotezione” che probabilmente saranno prese ogni volta che sarà necessario, con offerte diverse, sino a quando non sarà trovata la nave in sostituzione della Concordia. Una “supplente” che vale, economicamente, oltre 130 mila passeggeri.

Costa ha ora la stretta necessità di avere a disposizione in tempi brevi un’ammiraglia imponente. Voci dell’ambiente avevano dato per papabile la nave che era destinata ad una società di Gheddafi, paralizzata dal crollo del regime libico, quasi ultimata nei cantieri francesi Stx. L’unico ostacolo è rappresentato da Msc, che non vedrebbe di buon occhio circolare un fumaiolo marchiato Costa sopra una nave che è di fatto un clone della Msc Fantasia.

Le altre ipotesi in campo sono una delle navi della Ibero Cruceros, altra controllata Carnival, che però hanno standard molto al di sotto del livello della compagnia genovese, oppure la Splendor gestita direttamente dal gruppo madre che, soggetta ad un incendio e riparata, pur più piccola della Concordia, potrebbe equivalerla ed essere data in prestito per le tappe che comprendono Savona.

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