Politica

Savona, corteo di protesta tra cori e insulti all’arrivo di Storace

Savona. Tensione e proteste questa mattina nel cuore di Savona per l’arrivo di Francesco Storace, fondatore e leader nazionale de La Destra, giunto in via Famagosta per l’inaugurazione della sede della federazione provinciale del partito. Un gruppo di militanti di sinistra si è dato appuntamento sotto la Torretta per un corteo all’insegna di cori antifascisti, “Bella ciao” e richiami alla tradizione partigiana della Resistenza. Sono scattati anche insulti all’indirizzo del politico di Cassino.

I manifestanti, circa una trentina, hanno attraversato le strade savonesi seguiti da Digos, poliziotti e carabinieri. Non si sono registrati tafferugli. L’ex governatore del Lazio è arrivato in città a metà mattinata, quindi tra iscritti e simpatizzanti ha inaugurato la sede de La Destra.

“Porteremo una grande manifestazione il 4 febbraio, con partecipazione anche da Savona, contro il governo Monti. La Destra è una forza politica che oggi non ha paura di declinare la vocazione sociale e di dire no ai poteri forti e alle banche – ha detto Storace – Anche al governo ormai Pd e Pdl hanno fatto un frullato: non c’è spread tra di loro”.

“Dopo il 2009 è stata un pò dura, ma stiamo lavorando per ricostruire tutto anche grazie all’aiuto dei ragazzi di Savona – ha commentato Alberto Viola, responsabile provinciale della Destra -. Quella di oggi, più che una visita di cortesia, vuole essere un modo per ripartire. C’è bisogno di destra in provincia di Savona così come in tutta Italia e quindi la presenza di Storace è fondamentale in questo panorama politico”.

La Destra savonese si sta preparando anche ad affrontare le elezioni amministrative: “Per Cairo volevamo presentare ufficialmente oggi il candidato, ma poi ci sono stati alcuni sviluppi e quindi abbiamo deciso di aspettare un attimo. Su Borghetto invece, come su altri comuni più piccoli, stiamo valutando come procedere” ha spiegato Viola.

Operativa da tempo, la sede di via Famagosta 43r è stato oggetto di alcuni attacchi intimidatori. Scritte minatorie come “Occhio” e “Nazi Raus”, nonché simboli di falce e martello tratteggiati a spray, erano già stati denunciati nei mesi scorsi. I militanti del partito di destra avevano quindi deciso di installare le telecamere di controllo. A fine novembre, poi, la polemica sull’intervento di due vigili urbani che avevano strappato dai muri dell’ingresso alcuni manifestini e adesivi.

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