Savona. Era finito in manette, nel giugno dello scorso anno, nell’ambito di un’operazione antidroga della polizia di Savona che, nel suo garage e nella cantina della sua abitazione, avevano sequestrato 50 chilogrammi di hashish, 1 chilo di cocaina pura in pani e 2 etti di marijuana. Questa mattina, davanti al giudice Emilio Fois, Salvatore Novara, 38 anni, savonese, dipendente di una ditta che installa cavi telefonici, ha patteggiato 5 anni di reclusione e 18 mila euro di multa.
L’uomo, assistito dall’avvocato Dominique Bonagura, era stato arrestato insieme al fratello, Saverio Carlino, 32 anni (poi subito scarcerato), nel corso di un’operazione degli uomini della Questura: gli stupefacenti sequestrati erano occultati in parte in un garage del quartiere savonese di Legino ed in parte nell’abitazione e nella cantina di Novara, in via Bresciana. Nell’appartamento dell’uomo, inoltre, la polizia aveva ritrovato tre cutter, altrettanti bilancini di precisione e tutto il materiale utile a confezionare lo stupefacente in dosi. Nel comodino, infine, era stata rinvenuta una dose di cocaina e 750 euro in contanti.
Nelle scorse settimane Salvatore Novara, che stamattina ha patteggiato per l’episodio del giugno 2011, era poi stato colpito, in carcere, da una nuova ordinanza di custodia cautelare per altri episodio di spaccio di stupefacenti. Secondo la polizia, infatti, il 38enne savonese era coinvolto anche nel traffico di droga smantellato con l’operazione “Brothers” che ha portato in manette altre tre persone: Bjorn Merica, Lorenzo Locci e la moglie di Novara, Antonella Palmato, la cui posizione si era però ridimensionata nel corso dell’interrogatorio davanti al gip. L’operazione “Brothers” aveva preso le mosse proprio dal maxi sequestro effettuato nel garage di Legino e nella casa di via Bresciana.