Cronaca

Naufragio Concordia, è gelo tra Costa Crociere e Schettino. Foschi: “Noi continuiamo a collaborare”

Foschi

Liguria. In Costa nessuno vuole più sentire la parola ‘Schettino’. E’ questa, nella realtà, la risposta che Costa Crociere riserva a quanto dichiarato alla Procura di Grosseto dal comandante della Concordia. Il quale ha fatto mettere agli atti queste sue verità: Costa Crociere sapeva benissimo della pratica dell’ ‘inchino’. Non solo, la appoggiava, in quanto era “una forma di pubblicità”.

Nonostante queste dichiarazioni di Francesco Schettino siano a verbale, Costa Crociere oggi non ha voluto replicare. Gelo assoluto. L’unico commento ufficiale è venuto dal presidente e ad, Pierluigi Foschi, che dal Giglio si è limitato a questa nota: “Essendoci un’indagine della magistratura in corso non possiamo rilasciare informazioni. Continueremo a collaborare con la magistratura”.

Poi ha lasciato l’isola su un’ imbarcazione privata senza parlare più. L’armatore ritiene che solo l’inchiesta possa far luce su quanto esattamente avvenuto la notte del 13 gennaio. Inutile per Costa, se non addirittura controproducente, avventurarsi in repliche giornalistiche. Avrebbero l’unico effetto di alimentare il processo mediatico in atto. Si è già trasformato in un ‘tritacarne’, come oggi l’ha definito un ex primo ufficiale di coperta di Costa, Nicola Della Porta, che ha sfilato oggi a Genova insieme a 500 altri dipendenti Costa in segno di solidarietà sia con i passeggeri, sia con l’equipaggio della Concordia.

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