Cronaca

Naufragio Concordia, 29 i dispersi e tre i filoni di indagine. E Savona aspetta la Costa Serena

tragedia giglio

Sarebbero 29 i dispersi del naufragio della Costa Concordia, il colosso del mare “ferito” e ancora in balia delle onde davanti alla costa dell’isola del Giglio.

Da venerdì, la nave da crociera si muove pericolosamente. Il rischio che affondi diventa così un problema con cui fare i conti in fretta: se ciò accadesse, prima che i serbatoi siano svuotati, sarà difficile evitare anche un disastro ambientale. “C’é un rischio altissimo”, ha detto un preoccupato ministro dell’Ambiente Clini. Comunque per il momento non risulta perdita di carburanti in mare. Quello che è comparso ieri nelle acque antistanti l’isola del Giglio sarebbe “fluido oleoso”.

Intanto, sempre più certe sembrano essere le responsabilità del comandante della Concordia, Francesco Schettino, “scaricato” anche dalla Costa che, per bocca del presidente e Ad Pierluigi Foschi, ammette “l’errore umano”. I filoni di indagine sarebbero tre, oltre a quello giudiziario e amministrativo c’e quello voluto dal ministro Passera per valutare anche se sono necessarie modifiche alla normativa.

Intanto, al porto di Savona giovedì è attesa la Costa Serena con 2500 persone a bordo: un primo segnale di ritorno alla normalità, a tre giorni dal naufragio.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.