Cronaca

Costa Concordia, il procuratore Deidda: “Le indagini chiariranno la verità”

Concordia

“Le indagini non si fermeranno fino a che non saranno chiariti tutti i profili di responsabilità penale”. Lo ha detto il procuratore generale presso la corte d’appello di Firenze, Beniamino Deidda, parlando anche del naufragio della nave Costa Concordia davanti all’isola del Giglio (Grosseto) intervenendo all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2012 a Firenze.

“Si tratta di un episodio tragico e gravissimo, che richiede un’indagine che si prospetta di grande difficoltà – ha affermato Deidda – Per fortuna essa è affidata a un eccellente gruppo di colleghi della procura di Grosseto che seguono attentamente ogni sviluppo, e sono pronti ad esplorare fino in fondo tutti gli aspetti relativi a tutte le responsabilità penali”.

Il Pg Deidda ha continuato dicendo che “le indagini e gli accertamenti sono complicati dal fatto che vittime e parti offese appartengono a diversi Paesi, e risiedono talvolta in luoghi lontani. Non è questo un buon motivo per non cercare fino in fondo la verità. Abbiamo il dovere di cercarla a prescindere dalla provenienza geografica di chi ha perduto la vita nel naufragio”.

“Il procuratore generale – ha concluso – ha il dovere di assicurare all’opinione pubblica internazionale, giustamente allarmata, che le indagini non si fermeranno fino a che non saranno chiariti tutti i profili di responsabilità penale”.

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