Albenga. Il presidente del tribunale Giuseppe La Mattina preme per accelerare la riorganizzazione dell’attività giudiziaria in modo da alleggerire i carichi di Albenga, ma i tempi si prospettano, ancora una volta, dilatati. L’idea è quella di spostare gruppi omogenei di materie dalla sezione distaccata ingauna al capoluogo, come del resto consente una specifica circolare ministeriale.
Il piano per riassestare la pianta organica e i carichi di lavoro tra le due sedi prevede il trasferimento a Savona dei reati contro il patrimonio, quelli legati agli stupefacenti e le opposizioni ai decreti penali di condanna. Allo stesso modo, per alleggerire gli uffici del civile, La Mattina chiede lo spostamento al palazzo centrale delle esecuzioni mobiliari e della volontaria giurisdizione (gli accertamenti tecnici preventivi già erano stati trasferiti a gennaio).
Per tutto questo però è necessario il parere del Csm e, prima ancora, una consultazione preventiva con il consiglio giudiziario e con l’ordine degli avvocati. I tempi non fanno che presagire un prolungamento delle criticità nel tribunale di via Bologna, dove i processi penali hanno registrato continui salti sino al rinvio in blocco al prossimo giugno. Ritardi su ritardi innescati dalla mancanza del sostituto per il giudice Arnaud, andato in pensione, il cui posto (destinato al giudice Giannone da Asti) è inattivo.
Il piano approntato da La Mattina sembra non aver incontrato il consenso del procuratore Francantonio Granero, segno che le pratiche andranno ulteriormente per le lunghe, nonostante l’appoggio, invece, da parte del consiglio dell’ordine degli avvocati.
“Si tratta di provvedimenti assolutamente necessari – afferma il presidente del tribunale – e derivano da discorsi portati avanti con le cancellerie penali ed il personale amministrativo, oltre che con gli avvocati”.
Senza pubblico ministero, gli uffici albenganesi sono constretti a riprendere le carte dei processi e rinotificare nuovamente alle parti. Paralisi su paralisi. Nota fuori dalle tinte fosche, invece, l’arrivo ad Albenga, previsto per aprile, di un unitore, Stefano Poggio, già nominato.