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Aldo Spinelli: l’ipotesi del suo arrivo riaccende le speranze della Savona calcistica

Spinelli

Savona. I campionati di calcio, ormai da qualche anno, si giocano più durante l’estate sul piano economico nei vari uffici che sui rettangoli erbosi della penisola. Una pratica avvilente per uno sport che ha visto spesso stravolti i risultati maturati sul campo da fallimenti, cessioni di titoli sportivi, fusioni, ripescaggi.

La Savona calcistica, in questa stagione, sta vivendo la fase successiva di questa realtà della disciplica più praticata in Italia, ossia mutamenti continui sul piano dirigenziale anche durante la stagione sportiva. Risultati e classifiche si osservano in fretta la domenica e poi, giorno per giorno, si giocano partite parallele.

Sono trascorsi quattro mesi dall’inizio del campionato di Seconda Divisione, ma in casa del “delfino” è già successo di tutto, in un incessante susseguirsi di malaugurati eventi accompagnati da voci di ogni genere. Dai primi scricchiolii della gestione Pesce, alla certezza che la “tride genovese” aveva portato la società allo sbando. E poi le tante ipotesi di presunte cordate interessate a rilevare il sodalizio biancoblu, fino al fallimento e all’ingresso di Aldo Dellepiane e Luigi Barbano con il supporto garantito fino al 28 febbraio.

I sostenitori appassionati al punto da seguire ancora le vicende della squadra nonostante tutto ciò che è accaduto negli ultimi mesi, non hanno motivo di annoiarsi. Vivono un ciclico alternarsi di stati d’animo che, partendo dalla speranza di una svolta, incontra la realtà dei fatti e conduce ad un inevitabile scoramento.

Quest’oggi è una voce proveniente da Livorno a far sobbalzare gli ormai stremati tifosi savonesi. Rumors che portano diritti ad un imprenditore che per 13 anni è stato alla guida del Genoa e per 12 anni ha condotto il Livorno: Aldo Spinelli. Nel giorno del suo 72esimo compleanno, pare abbia rivelato la sua intenzione di entrare nel Savona Fbc.

Spinelli, a fine dicembre, ha reso noto pubblicamente di voler lasciare il Livorno. Lo prese per mano nel 1999 quando si trovava in serie C, lo portò in serie A e in Europa League. Ora ha intenzione di cambiare aria e sta per cedere la società amaranto alla finanziaria romana Martos.

Un’operazione accompagnata dalla dichiarata intenzione di voler chiudere con il calcio. Ma queste parole, nell’ambiente, si sa che hanno poco peso. Quante volte presidenti ma anche allenatori e calciatori hanno annunciato il loro addio a questo mondo e, in breve tempo, ne hanno fatto ritorno come nulla fosse successo? Spinelli ha dimostrato in passato di gradire sfide di una certa portata e il derelitto Savona potrebbe fare al caso suo. A portarlo a Savona, com’è ovvio, tuttavia, sarebbero interessi imprenditoriali, dato che opera nell’ambito portuale, e certo non un’improvvisa passione per i colori bianco e blu.

I tempi stringono e presto sarà noto se la sua intenzione è reale. Entro martedì 28 febbraio il curatore fallimentare bandirà l’asta per il titolo sportivo. Occorrono 200 mila euro, tanti quanti ne hanno versati Dellepiane e Barbano per l’esercizio provvisorio. Considerata la rosa risicata a disposizione di Ninni Corda e che da qui a fine febbraio saranno giocati ben 8 turni, c’è però il rischio concreto che l’ipotetica nuova gestione, guidata da Spinelli o chiunque altro subentrerà, si ritroverà a rilevare una squadra con un piede in serie D. Una prospettiva poco appetibile.

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