Cronaca

Albenga perde il Piatto Blu? Fli attacca: “Così si rischia la chiusura di Magiche Trasparenze”

Piatto blu

Albenga. “Sulla base di quanto riportato da fonti e notizie giornalistiche circa il prossimo trasferimento a Roma del Piatto Blu, esprimiamo grande rammarico e profonda amarezza per l’imminente perdita del prezioso reperto da parte della nostra città”. E’ questo il commento degli esponenti albenganesi di Futuro e Libertà per il Terzo Polo sulla possibile partenza dell’opera che al momento si trova a Palazzo Oddo.

“Nella speranza che il progetto del museo, ad oggi condizione imprescindibile per riportare in futuro a casa il Piatto Blu, non resti semplicemente sulla carta ma sia definito e veda la luce nel più breve tempo possibile, auspichiamo che la struttura di Palazzo Oddo non venga smantellata per divenire soltanto un bed and breakfast di charme o un vuoto contenitore con sale da affittare unicamente per congressi e convegni – proseguono da Fli -. Nell’interesse generale della nostra Albenga speriamo di essere smentiti ma a parer nostro senza il Piatto Blu la rassegna Magiche Trasparenze a breve rischia seriamente di chiudere i battenti venendo meno l’oggetto più importante e rinomato per i visitatori”.

“Vorremmo sbagliarci ma purtroppo temiamo invece di assistere nel volgere di poco tempo all’ennesima brutta figura e dimostrazione di fallimento da parte della raffazzonata maggioranza della signora Rosalia Guarnieri. Albenga è una città d’arte che nulla per ricchezza del patrimonio ha da invidiare a centri maggiormente rinomati ma troppo spesso sembra invece essere solo un paesone dove in estate ci si concentra un pò troppo solo su sagre, rassegne di bellezza ed atmosfere pseudo-medioevali” aggiungono gli esponenti di Futuro e Libertà.

“Bisogna investire maggiormente sulla qualità delle manifestazioni e spalmarle su tutto il territorio ingauno, far meglio conoscere i monumenti ed i diversi siti di interesse storico ed architettonico partendo magari dalla reintroduzione e miglioramento del biglietto unico per l’ingresso a tutti i musei cittadini. Serve andare nella direzione dello sviluppo del turismo culturale che, come dimostrato ampiamente in altre città di Italia, rappresenta sicuramente un ottimo volano per l’economia in quanto in grado di attrarre presenze e risorse” concludono da Fli.

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