“Troppi fumi di scarico”: maxi-multa di 30mila a nave panamense nel porto di Savona

Guardia Costiera

Savona. Durante un controllo da parte degli ispettori della Capitaneria di Porto di Savona su una nave ormeggiata presso il bacino alti fondali del porto di Savona è stato riscontrato l’utilizzo da parte dell’equipaggio di combustibili con tenore di zolfo superiore a quello previsto dalla direttiva comunitaria entrata in vigore il 1 gennaio 2010. Nel particolare la direttiva in questione indica che quando una nave si trova in porto o all’ancora, per essere in accordo con essa, deve utilizzare combustibili con un contenuto di zolfo non superiore allo 0.1 per cento in modo da ridurre sensibilmente l’inquinamento atmosferico causato dai generatori in funzione durante la sosta portuale.

Il comandante, di nazionalità filippina, è stato pertanto sanzionato per 30 mila euro (prontamente pagati dalla società armatrice giapponese) e diffidato a continuare ad utilizzare il combustibile “pesante”.

L’attività di controllo sull’uso di combustibili idonei è continua da parte della locale Capitaneria di Porto che procede a visite specifiche per tutelare la salute pubblica sia nel bacino portuale di Savona come per quello di Vado Ligure.

Alla fine dell’anno 2011 il Comandante del porto ha inoltre emanato una ordinanza che ha recepito le indicazioni del Reparto Ambiente del Comando Generale delle Capitanerie di Porto sull’applicazione di una direttiva comunitaria relativa la trattazione dei rifiuti prodotti dalle navi provenienti da depurazione dei combustibili, acque oleose di sentina e rifiuti ordinari prodotti dall’equipaggio stesso. La regola generale prevede il conferimento obbligatorio di detti rifiuti alle strutture autorizzate per lo smaltimento presenti nell’ambito portuale di Savona-Vado Ligure in modo da evitare sversamenti nell’ambiente marino.

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