Lettera al direttore

Un savonese scrive a Tpl

Cara Tpl di Savona oggi dovrai subirti lo sfogo di un cittadino savonese che ha sempre cercato di essere coerente con le esigenze della sua città: traffico caotico, mancanza di parcheggi, aria irrespirabile, impossibilità di vivere una anzianità a misura umana.

Ai problemi sopra elencati si aggiunge in questi giorni la scellerata intrusione del governo Monti. Siamo tutti d’accordo che l’ età pensionabile doveva essere elevata ma non so per quale personalissima decisione elevata a 67 anni. Una certa Signora Fornero ha anche pianto ma forse erano lacrime di gioia. Tu cara TPL con grande anticipo hai deciso che gli anziani di Savona sarebbero diventati tali solo al compimento degli 80 anni. Gli abbonamenti ai Bbus della TPL per la fascia a me interessata 261.50 Euro non sono neanche detraibili nella dichiarazione dei redditi.

La corporazione dei banchieri ha reso possibile un ulteriore accanimento su gli anziani utenti dei tuoi servizi non riadeguando le loro misere pensioni a quello che pomposamente viene definito caro vita. Sempre quella corporazione ha inventato una nuovissima tassa chiamandola IMU.

Quando il Cavaliere aveva abolito la tanto criticata ICI ci aveva messo in condizioni di poterci pagare gli abbonamenti ai tuoi servizi senza fare il giro dell’oca tramite le amministrazioni pubbliche.

Adesso si parla di nuovo catasto e alla luce del futuro che ci aspetta noi frequentatori dei tuoi bus non possiamo fare a meno di incavolarci quando gli Ispettori Tpl scovano passeggeri portoghesi che non hanno nessun problema se non quello di stracciare gli inutili verbali rilasciati in ricordo della loro presenza nella nostra Città. Domanda di obbligo: quando i nostri anziani diventeranno anziani anche per voi? Senza nulla a pretendere.

Vito Cafueri – Savona

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