Politica

Tirreno Power, il sindaco Ferrando al Pd: “Abbiamo posto problema politico”

Alberto Ferrando - sindaco Quiliano

Quiliano. Per ora nessuna decisione da parte della segreteria provinciale del Pd sull’autosospensione dal partito del sindaco Alberto Ferrando, della consigliere provinciale Mara Giusto,
del vice sindaco Antonio Tallarico e anche il coordinatore locale del Pd Massimiliano Sanna in merito al progetto di restyling della centrale Tirreno Power a Vado Ligure.

“Non crediamo possa essere ritenuta una colpa – avevano sottolineato i quattro amministratori- il tener fede agli impegni del programma elettorale e assumere comportamenti conseguenti e coerenti in un rapporto corretto tra amministratori e amministrati sancito attraverso l’espressione del voto”. Il riferimento era alle dichiarazioni del segretario provinciale Livio di Tullio che dopo la delibera regionale per l’ampliamento di Tirreno Power aveva espresso “amarezza per l’assenza dei sindaci di Vado e Quiliano al tavolo in Regione”.

Bocche cucite, per ora, dal Pd provinciale, che dovrà tentare di ricucire lo strappo, la discussione interna così come il chiarimento politico sul progetto di Tirreno Power, ed il conseguente mal di pancia nel circolo quilianese dovrebbe comunque arrivare per il nuovo anno.

“Aspetto la reazione del partito – si è invece limitato a dire il sindaco Alberto Ferrando, che non vuole ulteriormente alimentare la polemica con gli organi dirigenti del Pd, confermando le ragioni dell’autosospensione -. Con il nostro atto abbiamo posto un problema politico che dovrà essere affrontato se si vuole mantenere un rapporto con il territorio di rappresentanza” conclude il primo cittadino quilianese.

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