Cronaca

Savona, volantini de La Destra: la Cgil difende i due vigili, “hanno fatto il loro lavoro…”

Savona. Sull’episodio dei due vigili urbani sorpresi a staccare volantini e adesivi dalla sede de “La Destra” di Savona ad intervenire è il coordinamento Cgil della polizia locale e la Funzione Pubblica del sindacato, che prendono le difese dei due agenti della municipale.

“Hanno fatto semplicemente una cosa: il loro lavoro, per il quale sono pagati; ed essendo lavoratori del pubblico impiego discende da ciò il dovere di compiere determinati atti” si legge in una nota sindacale.

“Secondo il dettato legislativo del Testo unico sulle Leggi di Pubblica sicurezza, chiunque svolga attività di affissione, di qualsiasi genere, deve essere autorizzato. La zona di via Famagosta nei giorni scorsi è stata pesantemente imbrattata di adesivi, tanto che più di un cittadino, non solo ivi residente, ha segnalato il fatto. Tali adesivi erano esposti alla pubblica fede anche sui marmi di una sede di un’organizzazione politica.
E’ necessario prelevare gli adesivi o manifesti da dove sono stati affissi quali elementi di prova”.

“Questo molto semplicemente il lavoro svolto dai lavoratori, senza sé e senza ma. Dalle dichiarazioni del responsabile di quella organizzazione politica che si sente minacciata dai lavoratori della polizia municipale, emerge che la stessa svolga il suo lavoro al servizio di una giunta che in maniera prepotente ostacola l’attività politica di quella organizzazione”.

“La polizia municipale in genere, in questo caso quella di Savona opera in maniera professionale, indipendentemente dal colore politico della giunta, e dove accerta violazioni alle leggi di questo Stato o ai regolamenti di questo Comune le contesta a chi le ha commesse, indipendentemente da colori o da appartenenze sia di destra che di sinistra”.

“Ancora vorremmo che tutta la cittadinanza savonese, a prescindere dall’appartenenza politica, rifletta sulla simbologia che è stata affissa in quel quartiere; appartiene al passato, un passato con il quale l’Italia ha chiuso. La costituzione e le leggi hanno chiaramente abolito sia il partito fascista che la sua simbologia, i nostalgici di questa cultura se ne facciano una ragione. I giovani di destra hanno diritto, come i giovani di sinistra, a professare la loro ideologia ma questa non deve essere in contrasto con le leggi italiane; che noi difendiamo come difendiamo i diritti dei lavoratori”.

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