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Savona Calcio: Corda e Cavaliere dal giudice mentre rispunta l’ipotesi del gruppo torinese

Savona. Questa mattima mister Corda e il team manager Cavaliere hanno incontrato il giudice delegato Atzeni. Come anticipato ieri, i due coordinatori dell’autogestione biancoblù hanno chiesto un’accelerata per la proclamazione del fallimento, così che le pendenze debitorie vengano sanate secondo le priorità di legge. Dal canto suo il giudice ha riferito di essere nella fase di valutazione delle carte.

La pratica segue i tempi di legge previsti per questi casi. Difatti non si è parlato di tempistiche, anche perché spunta nuovamente l’ipotesi del gruppo torinese e del concordato preventivo. Anzi, lo stesso giudice Atzeni ha ricevuto documentazione da parte di questo sempre misterioso gruppo che avrebbe elaborato i conti per subentrare nel pacchetto azionario.

Il presidente Fabrizio Oggianu tenta ancora la strada degli interlocutori piemontesi. Sarebbe Fausto Lipari, titolare delle quote di maggioranza della società attraverso la General Brokings, a premere per questa soluzione, evidentemente la più ghiotta dal punto di vista finanziario. E Oggianu sarà domani dal giudice Atzeni, accompagnato dal commercialista Giovanni Acatte.

“La situazione è drammatica – ripete Salvatore Cavaliere – Serve una soluzione in tempi rapidissimi, per questo abbiamo chiesto al giudice che venga pronunciato il fallimento. Il tempo è scaduto. Tra qualche giorno i giocatori saranno cacciati dagli alloggi”. Tecnico e team manager oggi parleranno e riferiranno alla squadra.

Domenica prossima la partita con il Cuneo, l’ultima prima della sosta natalizia, poi il 27 dicembre i giocatori rischiano di non poter più rientrare negli alloggi. Cavaliere insiste: “Anche dall’alto devono capire che coloro che si recano in tribunale in nome del Savona non c’entrano nulla né con la squadra né con lo staff. Se è vero che c’è un gruppo torinese interessato ad intervenire nell’immediato, il presidente Oggianu faccia chiarezza e organizzi un incontro per valutare un possibile passaggio. Come squadra abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili, ora anche gli altri facciano il loro dovere”.

Per Corda e Cavaliere, comunque, la via è quella del fallimento, in modo tale che il liquidatore tuteli gli interessi dei creditori e colmi i buchi federali del Savona Calcio 1907 Fbc e con i tesserati. C’è poi la questione del titolo sportivo, che può essere mantenuto solamente saldando le pendenze con la Lega Pro.

Da Ninni Corda e dal team manager, infine, è arrivato un appello al Comune di Savona perché si adoperi per un intervento nell’immediato. Ma da Palazzo Sisto (socio minoritario con il 2,97% delle quote) non vogliono sentire ragioni.

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