Regione. Un tavolo di confronto, con obiettivi e tempi precisi. Lo propone il segretario ligure del Pd, Lorenzo Basso, per superare lo stallo tra le forze politiche del centrosinistra che governa la Regione Liguria. “Sugli assessori esterni non abbiamo nessuna pregiudiziale a discutere – ha detto Basso nel corso del vertice di maggioranza – ma credo sia opportuno non discuterne con il bilancio, perché si rischia di mettere in campo questioni partitiche. Apriamo invece un tavolo, con tempi e obiettivi precisi, per parlare di cifre concrete e trovare soluzioni in grado di garantire trasparenza, riduzione dei costi della politica e autonomia al presidente della giunta”.
“Un problema politico c’é, bisogna sederei intorno a un tavolo e risolverlo”. E’ quanto ha sottolineato il coordinatore ligure dell’Italia dei Valori, Giovanni Paladini, all’inizio del suo intervento al vertice della maggioranza regionale di centrosinistra. “E’ vero che stiamo parlando solo dello 0,3 per cento del bilancio regionale – ha aggiunto a proposito del taglio degli assessori esterni sostenuto dall’Idv – ma è anche vero che stiamo parlando di un bilancio che ha un buco”.
“Sul taglio degli assessori va aperta una discussione. Non è un imperativo, ma è un ragionamento che va fatto. Se poi il metodo è sbagliato, se ne può discutere”.
“Non finirà a tarallucci e vino, alle volte si può divorziare”. Questo, invece, l’intervento del capogruppo dell’Idv, Nicolò Scialfa, al vertice della maggioranza di centrosinistra in Regione. “Sono da sempre contrario agli assessori esterni – aggiunge – non perché non stimi gli attuali assessori esterni, ma perché bisogna dare un segnale”. Scialfa esclude “di avere mai posto dictat” sul taglio degli assessori, “ma bisogna discuterne”.
“La mia speranza è che si trovi una soluzione – ha sottolineato ancora Scialfa – ma come tutti quelli che non vogliono la guerra, sono disposto a farla. Abbassiamo i toni – è stato l’invito del capogruppo Idv in Consiglio regionale – altrimenti anche quelli che passano per mediatori diventano incendiari”, anche se una rottura porterebbe “un danno incalcolabile per il centrosinistra e per i cittadini”. “Se Burlando è riuscito a compiere un capolavoro politico – ha concluso – è stato quello di mettere insieme dall’Udc a Rifondazione facendo della Liguria un modello. Lo invito a mantenerlo”.
“Se in Consiglio regionale il presidente Burlando motiverà perché non si deve procedere al taglio degli assessori, sono pronto a ritirare l’ordine del giorno che lo prevede e a votare contro quello della Lega”. Così Ezio Chiesa (Liguria Viva) nel corso del vertice di maggioranza convocato per appianare le tensioni degli ultimi giorni. “Ho firmato un comunicato in cui mi sono detto a favore del taglio degli assessori esterni – ha ricordato Chiesa – e per coerenza ritengo che l’ordine del giorno debba essere discusso in Consiglio. Se in quella sede il presidente Burlando spiegherà perché non si deve procedere in questa direzione, sono pronto a ritirare l’ordine del giorno”.