Vado L. E’ stata una nottata di tregua, questa, sulle alture di Vado Ligure. Il lavoro incessante di 150 volontari e 4 canadair che, dalla viglia di Natale, hanno gettato acqua sulle fiamme che hanno divorato circa 400 ettari di bosco, ha portato ad una situazione che gli addetti ai lavori definiscono sotto controllo.
Intanto, proprio i generosi e instancabili volontari hanno ricevuto il plauso del capo del Dipartimento della protezione civile, Franco Gabrielli che ha espresso il suo riconoscimento a tutti gli uomini che “in questi giorni sono intervenuti, anche rischiando la propria vita, per mettere in sicurezza le aree interessate dall’incendio che ha distrutto alcune centinaia di ettari di bosco nel Savonese e prestare soccorso alla popolazione”. “Un sentito grazie – prosegue Gabrielli – ai piloti dei Canadair e degli elicotteri, al personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, dei Volontari della Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine, della regione Liguria, della prefettura di Savona e degli enti locali”
Gli ultimi focolai sono stati spenti nel pomeriggio di ieri. La situazione a Vado Ligure ora è decisamente più tranquilla, ma è il momento di contare i danni e fare chiarezza sulle cause del terribile rogo. La procura di Savona ha aperto un’inchiesta. L’accusa, per ora a carico di ignoti, è di incendio colposo. Intanto è stato sequestrato un petardo: e proprio i “botti” sarebbero la causa del rogo.