Politica

Immobili Asl, Burlando: “L’obiettivo è guadagnare il meglio. C’è qualcuno che vuole fare valorizzare ai privati? Lo dica”

burlando

Regione. “E’ una questione dirimente”. Con questo aggettivo, che lascia aperte molteplici interpretazioni politiche, il governatore Claudio Burlando definisce la cartolarizzazione degli immobili di proprietà dell’Asl. “A me non interessa con che procedura, a me interessa che la delibera venga approvata la settimana prossima e sono certo che il consiglio farà l’interesse pubblico” sottolinea ad IVG.it il presidente regionale. Stamane la tensione era palpabile: il fatto che l’assessore Marylin Fusco abbia ritirato dalla VI commissione il documento, che prevede la vendita dei beni delle aziende sanitarie per tamponare il debito sanitario di 180 milioni di euro, ha fatto balzare dalla sedia Burlando.

“Alla vicepresidente non ho detto nulla” assicura il governatore, smorzando i toni e tornando sul binario amministrativo: “Non mi appassiona la polemica politica in questo caso. L’obiettivo è guadagnare il meglio possibile dalla valorizzazione e alienazione dei beni dell’Asl. Si tratta di efficienza economica e migliorare i servizi ai cittadini. Una leggina ad hoc o un collegato alla Finanziaria sono vie che vanno indifferentemente bene: l’importante è chiudere la partita entro la fine dell’anno. Ma lo farà il consiglio regionale”.

Il gesto dell’assessore all’urbanistica, in quota Idv, ha conseguenze sugli equilibri di coalizione? “Ci sono questioni dirimenti e questa lo è – osserva Burlando – Il problema: prima valorizziamo e poi vendiamo oppure viceversa? Perché se l’idea è vendere immobili pubblici per lasciare che i privati li valorizzino, non va bene: abbiamo necessità di regolare i conti della sanità. Se c’è qualcuno che pensa di cedere il patrimonio pubblico e farlo valorizzare poi dai privati, lo dica. Nessuno sinora l’ha detto apertamente”.

Strutture come l’ospedale di Alassio, quello di Varazze o l’ospedale di Santa Margherita diventerebbe residenze di valore. Il centrodestra ha proposto di rinviare il documento alla II Commissione per trasformarlo in emendamento alla Finanziaria perché, secondo i consiglieri d’opposizione, “questo provvedimento ha attinenza con il bilancio, e quindi alla Legge Finanziaria, perché implica la destinazione dei proventi delle vendite e dell’eventuale surplus”.

Ma c’è anche un aspetto che potrebbe far storcere il naso agli amministratori locali, il cosiddetto potere sostitutivo della Regione: se anche un Comune si oppone al cambio di destinazione d’uso, viene convocata una conferenza dei servizi con il parere predominante della Regione che accelera la pratica per la trasformazione dell’immobile. Ancora non ben definite sono poi le compensazioni per le amministrazioni locali.

“Il provvedimento non è stato ritirato e basta, ma è stato trasformato per essere presentato come emendamento alla Finanziaria. Le polemiche sono strumentali” spiega Marylin Fusco. “Ho ritirato il documento, per riprorlo, confermando anzi l’urgenza che passi al più presto. Il passaggio era naturale per potere domani passare la delibera alla Commissione Bilancio e farla arrivare in consiglio la prossima settimana come emendamento alla legge Finanziaria. La procedura è stata appunto studiata per accelerare la vendita degli immobili: se collegata alla Finanziara, la pratica permetterà ai consiglieri di avere delucidazioni più precise e circostanziate su un atto che ha profonde ricadute sul territorio”.

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