Alassio. Ore 21 di questa sera: www.donluciano.org sarà attivo. Il sito internet gestito e curato dal Comitato a sostegno di don Luciano Massaferro, l’ex parroco di San Vincenzo Ferreri e San Giovanni di Alassio condannato per molestie su una chierichetta dodicenne, tra poche ore sarà visibile a tutti.
Uno spazio, non direttamente gestito dal sacerdote (nei confronti del quale la corte d’appello ha confermato la pena di primo grado a 7 anni e 8 mesi di reclusione), ma dai suoi fedeli che attraverso il web “intendeno essere testimoni attivi di una storia giudiziaria davvero indegna per un paese che si dice democratico e lotta su varie sponde per i diritti umani anche nel resto del mondo”.
“Noi – scrive Carla Bisello, uno dei membri del Comitato, sulla pagina Don Luciano Libero di Facebooka – abbiamo compreso consapevolezza e ci riteniamo civilmente in dovere di condividere ciò che ai nostri occhi è davvero incredibile. Di incredibilità però si è parlato già troppo, ora lasciamo che le carte parlino…che gli atti parlino….Chi leggerà si troverà davanti a qualcosa che mai pensava potesse succedere”.
Gli atti, ovvero quelle carte che, nel corso di tutto il processo di primo grado, sono rimaste protette dentro un’aula “bunker” del tribunale di Savona, ma che durante l’Appello hanno cominciato a venire allo scoperto.
Atti che ora dovrebbero diventare accessibili a tutti: “Molte volte lo abbiamo detto e promesso e a noi le promesse piace mantenerle. Da quasi due anni parliamo di una Verità che è nei nostri cuori e nelle nostre menti – prosegue Bisello -, sapendo che Quella Verità è anche l’unica. Spesso siamo stati additati come invasati difensori di posizioni aprioristiche: ora è venuto il momento per l’informazione, partendo dalle carte processuali. Da stasera sarà possibile consultare il sito www.donluciano.org . Vi invitiamo a farlo per prendere coscienza di quello che può succedere ad ognuno di noi”.
Sulla pagina del social network c’è anche chi critica già l’iniziativa e attacca Don Lu. Pronta la replica del Comitato: “Don Luciano non ha alcun bisogno di creare qualunque cosa per avere vicini i parrocchiani….non deve dire nulla….a noi non serve”. Difficile sapere con precisione il materiale che sarà messo a disposizione sullo spazio web pro Don Luciano. Quello che è sicuro è che ci sarà una lettera del sacerdote, la numero 21, che prosegue l’epistolario con i parrocchiani inizaito già in carcere.