Cronaca

Cancellata la delibera regionale sulla caccia allo storno, ambientalisti: “Degna fine di una buffonata”

Caccia, cacciatore

Regione. Ieri sera il Consiglio Regionale della Liguria ha definitivamente annullato la deliberazione (la numero 27 del 27 settembre scorso) con cui autorizzava i cacciatori richiedenti di abbattere 120.000 esemplari distorno, in deroga alla normativa statale e comunitaria. Con i loro ricorsi sei associazioni per la tutela della fauna e dell’ambiente (LAC, WWF, VAS, LIPU, ENPA, LAV) avevano ottenuto un decreto cautelare di sospensiva del TAR e poi uno del Consiglio di Stato, che avevano consentito di sottrarre un mese di caccia proprio nel periodo autunnale delle migrazioni, di fatto vanificando lo scopo della delibera spara-tutto, voluta dalla triade Pd-Lega Nord-Pdl.

“La parola fine – spiegano gli ambientalisti – è stata messa dalla lettera di messa in mora della Commissione UE del 24 novembre scorso, che preannunciava una procedura di infrazione, essendo l’Italia già stata condannata il 15 maggio 2008 proprio per causa della caccia allo storno autorizzata in Liguria nel 2006. I contribuenti avrebbero rischiato il peso di una sanzione tra i 9 e i 10 milioni di euro per reiterata violazione della Direttiva comunitaria sulla tutela dell’avifauna, il che ha costretto il Consiglio Regionale alla resa”.

“E’ finita una buffonata” il coro unanime che arriva dalle sedi liguri delle associazioni che si erano rivolte alla giustizia amministrativa. Da oggi chi abbatte storni rischia una denuncia (ammenda penale sino a 1000 euro) e il sequestro del fucile.

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