Politica

Andora, cambio nel gruppo del Pdl: Baldi subentra al dimissionario Anfosso

Andora - comune

Andora. Cambio nelle fila del gruppo consiliare andorese del Popolo della Libertà. Nella giornata di mercoledì Claudio Baldi è subentrato al dimissionario Luca Anfosso della Lega Nord. Baldi si va ad aggiungere ai tre consiglieri già presenti nel consiglio andorese (Nicolini, Simonetta e Petrucco) che fanno già parte del gruppo del Popolo della Libertà. Con l’ingresso di Baldi il gruppo di minoranza del Popolo della Libertà è nuovamente composto da quattro membri, tutti iscritti al partito di maggioranza relativa nazionale e rimasto unico gruppo consigliare di opposizione al centro sinistra che governa la città.

“In merito alle dichiarazioni rese dal Sindaco alla carta stampata nella giornata di giovedì sulla mancanza di collaborazione da parte del nostro gruppo o delle accuse infamanti formulate dall’opposizione a carico della sua maggioranza, credo che gli atti e i comportamenti tenuti dai componenti il gruppo durante i consigli comunali e al di fuori del palazzo bastino a smentire le parole pronunciate dal primo cittadino – spiega Fabio Nicolini, capogruppo del Pdl andorese -. Abbiamo chiesto più volte il confronto chiedendo e rendendoci disponibili al dialogo con la maggioranza per essere più partecipi delle decisioni che riguardano il governo della città ma abbiamo solo ottenuto di avere degli atti blindati che con i numeri a loro favore la maggioranza si è sempre votata”.

“Certamente dispiace vedere dichiarazioni che ci riguardano senza che nessuno ci abbia interpellato, rispettiamo il lavoro dei giornalisti e noi non ci permettiamo di giudicarlo anche quando ci vengono mosse critiche che crediamo di non meritare. Al riguardo delle possibili divisioni all’interno del Gruppo del Popolo delle Libertà ci rammarica, per gli altri, comunicare che non ce ne sono né tra i consiglieri né tra i membri del partito ma vi è, come ho sempre chiesto, un confronto di idee e una discussione democratica delle stesse. Il sistema della persona singola che comanda e gli altri debbono obbedire non fa parte della nostra cultura di moderati e non ci si addice” conclude Nicolini.

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