Politica

Alassio, ranger contro l’accattonaggio: nuovo attacco di Melgrati all’amministrazione Avogadro

Marco Melgrati

Alassio. La proposta del sindaco di Alassio Roberto Avogadro di una convenzione con i Ranger di Sanremo per l’ordine pubblico, ed in particolare contro il fenomento dell’accattonaggio trova le dure critiche del consigliere comunale di minoranza ed ex primo cittadino Marco Melgrati, che in una nota afferma: “…A quando l’arrivo di Yoghi e Bubu, e la convenzione per visitare il parco di Yellowstone? E perché no le Giubbe Rosse o i Boy Scout? E gli pagheranno anche le spese di viaggio da San Remo…E verranno a cavallo o a piedi? Il bello è che, cito testualmente il vicesindaco Sibelli, ‘sanzioneranno (cioè faranno le multe n.d.r.) i mendicanti che chiederanno l’elemosina o che si accamperanno in aree pubbliche…’. Voglio vedere quale mendicante pagherà la multa al Comune di Alassio…Ci vogliamo proprio prendere in giro…”.

Nel mirino dell’esponente del Pdl anche la festa di Natale dei bambini della materna e delle elementari: “Non mi risulta che la sua soppressione sia stata concordata con le maestre delle scuole, e che la capienza della chiesa Anglicana è di 200 persone, e che i bambini di scuola materna, elementari e medie, comprese le maestre sono poco meno di mille, forse il sindaco non sa che: 1) i bambini delle scuole hanno preparato da mesi una recita, una poesia, una canzone di Natale, e che, in assenza della festa, dovranno esibirsi al chiuso delle loro rispettive scuole; 2) che le scuole chiudono giovedì, e che quindi i bambini che mercoledì vanno a scuola alla mattina alle 8 alla sera alle 21 sono già a dormire, dopo Carosello…E non ci venga a “vendere” una manifestazione diversa dalla ormai tradizionale festa Natalizia dei bambini, occasione per socializzare e mettere in evidenza il lavoro delle scuole…”.

“Un’altra perla di saggezza è quella scritta dalla consigliera delegata al Commercio Patrizia Boscione sullo sportello del Cittadino, dove, in risposta ad un cittadino che si lamentava per la difformità di un prezzo tra il cartellino e l’effettivo, dice: ‘l’errore viene commesso dal personale scarsamente qualificato, senza che il datore di lavoro lo venga a sapere…’, dando, a tutta la categoria delle commesse dei negozi di Alassio, o alla gran parte di loro, il titolo di scarsamente qualificato…”.

E oggi, con buona pace dei commercianti alassini, c’è di nuovo il mercatino del gusto in via Torino…E voi, commercianti alassini del settore alimentare, continuate a pagare gli affitti, il personale e le tasse, che tanto arrivano da fuori a vendere e vi “fregano” opportunità di vendita e clienti, in un momento di grave crisi economica come questo…” conclude Melgrati.

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