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Sigilli al Brixton, Peruzzo: “Se ci siamo di mezzo noi decibel pesano di più, non è servito smontare l’accusa…”

Alassio. “La decisione del tribunale del riesame mi lascia sconvolto. Il nostro legale, l’avvocato Nazareno Siccardi, in un ora di intervento ha smontato punto su punto le tesi dell’accusa, rappresentata dal procuratore capo in persona (assente in aula). Tutto inutile, pertanto ci si domanda a cosa sia servito il lavoro fatto sino ad ora”. E’ questo il commento, sconsolato, di Lorenzo Peruzzo, presidente del Brixton di Alassio che si è visto respingere la richiesta di dissequestro del locale.

“Ci domandiamo anche se ha senso fare altre scelte come cercare una nuova sede, o portare avanti provvisoriamente le attività in altri luoghi, perché essendo questa un’azione di chiaro stampo politico abbiamo il timore che ormai ad ogni nostra mossa ne possa corrispondere un’altra, sempre di stampo repressivo. Ormai è ufficiale, se c’è di mezzo il Brixton i decibel pesano più; se c’è di mezzo il Brixton 3 querelanti valgono come cento; se c’è di mezzo il Brixton una perizia, l’unica, di parte e mai contestata, vale come oro colato; se c’è di mezzo il Brixton si possono tranquillamente giustificare 3 anni di indagini per inquinamento acustico; se c’è di mezzo il Brixton è normale che ogni schiamazzo nel quartiere venga associato ad esso, pure quando è chiuso; se c’è di mezzo il Brixton le testimonianze e le sentenze a nostro favore non servono a nulla” continua a sfogarsi Peruzzo.

“Poi si può iniziare a ragionare sul passato, dove l’ex sindaco un giorno faceva titolare a 9 colonne sulla cronaca locale che non voleva sentir lamentele per i volumi e gli schiamazzi notturni perché ad Alassio ‘deve’ esserci casino, pochi giorni dopo chiedeva a gran voce sempre a mezzo stampa la nostra chiusura per i problemi di cui sopra. Queste purtroppo sono storie di ordinaria follia, che in questa triste realtà vanno avanti da 18 anni e che ormai, giorno dopo giorno, son destinate a farci compagnia” aggiunge il presidente del Brixton.

“Ogni decisione futura verrà presa dopo un’assemblea urgente che verrà convocata in questi giorni, l’unica cosa certa è che questa chiusura è ingiusta, anticostituzionale (articolo 18) e siamo intenzionati più che mai a far valere i nostri diritti, perché il vuoto lasciato da questa quantomeno discutibile decisione è assolutamente incolmabile” conclude Peruzzo.

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