Economia

Savona, nautica nelle aree Miramare. Il sindaco Berruti: “Variante al PRP o nuovo piano”

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Savona. Maggioranza compatta in Consiglio comunale a Savona sul tema clou dell’ordine del giorno di oggi pomeriggio, ovvero la variante al piano territoriale di coordinamento della costa, con il parlamentino savonese chiamato ad un parere sulla possibile collocazione della nautica nel quadro urbanistico cittadino.

La variante è stata approvata con 20 sì ed il voto contrario degli undici consiglieri di minoranza. La discussione è iniziata con l’emendamento proposto dal consigliere dei socialisti Marco Pozzo e la richiesta di un porticciolo turistico per Savona: “Il porto della Margonara non può essere accettato come il pregiudiziale diniego ad un porto turistico né tale può essere considerata l’ipotesi di qualche accosto in più nello specchio d’acqua sul quale oggi insistono i volumi edificati e gli impianti delle funivie. Il dispositivo del provvedimento in oggetto vincola già qualsiasi altra ipotesi alla dizione regionale “prediligendo le aree prospicienti l’ex terminal funiviario…”.

All’emendamento dell’esponente socialista è seguito un lungo dibattito, con gli interventi del consigliere del Pd Giancarlo Frumento e la replica del consigliere del Pdl Paolo Marson, il quale ha ribadito come sulla materia sia stata già esaustiva la delibera regionale, quindi “emendamenti inutili”. Per la Pongiglione la prospettiva di un turismo nautico nella aree Miramare deve essere accompagnata da una riqualificazione delle spiagge libere, in primis il tratto di San Cristoforo. Polemico nei confronti del primi cittadino savonese Federico Berruti il consigliere del Pdl Luigi Bussalai, che ha accusato il Comune di essere stato ostaggio delle volontà della Regione.

Secca la replica del primo cittadino: “Deve essere chiaro che la Regione non ha tolto alcuna castagna dal fuoco al Comune, perché è l’ente competente in materia sul piano della costa ed ha semplicemente svolto le sue prerogative. Dal mio punto di vista bisogna affrontare il problema separando il progetto del porticciolo turistico dalle sue funzioni: nel merito dell’iter progettuale lo stesso Consiglio comunale aveva indicato prescrizioni, aspettando poi l’evoluzione dell’iter in Regione. Quanto alle funzioni: nautica sociale, cantieristica e turismo sono valide ancora oggi ma devono trovare collocazione in un nuovo progetto e assetto urbanistico del nostro litorale. Le opzioni sono due: inserire la nautica nelle aree ex Miramare con una variante all’attuale Piano Regolatore Portuale oppure fare ex novo un nuovo piano”.

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