Lettera al direttore

Savona: Garibaldi e la lapide scomparsa

A Savona si è celebrato il ricordo di Giuseppe Garibaldi. Non sta certamente a me ricordare la figura del grande personaggio che tutti conoscono. L’unica cosa che mi sento di dire è che fu ospite in Savona e sostò nell’albergo svizzero ai tempi sito in Piazza Diaz. Lo ricordava una grande lapide da me vista nell’androne di quel palazzo. Quell’androne dava accesso ad un grande cortile sul quale insistevano le scuderie e i parcheggi delle carrozze dei clienti dell’albergo.

In quel sito ora sorge un prestigioso palazzo che ospita un Istituto Bancario. Forse, un giorno, quella lapide tornerà alla luce, tangibile testimonianza dell’assoluta mancanza della cultura storica dei palazzinari di quei tempi.

Cambiano i tempi ma come ci insegnano i proverbi “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”.

Per tornare a Garibaldi la occasione della celebrazione del nostro eroe è stata data dalla consegna alla Città di Savona della statua equestre magnificamente restaurata sita nei giardini pubblici del prolungamento a mare. Grazie sindaco Berruti e grazie alla Presidenza del Consiglio nazionale.

Coraggio, a Savona c’ è molto da fare, da parte mia auspico un ulteriore restauro. Mi viene in mente “il monumento dei caduti” di Piazza Mameli con attento mantenimento dei rintocchi delle sua campana.

Vito Cafueri – Savona

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