Cronaca

Savona, accusato di essersi dimenticato un “filo” nella mano di un paziente: chirurgo condannato ad un mese

Tribunale

Savona. Ad un paziente, in seguito ad una frattura pluriframmentaria scomposta, per favorire la guarigione, erano stati inseriti nella mano alcuni “mezzi di sintesi” (i “fili di Kirschner”) nel corso di un’operazione. Il mese dopo l’intervento l’uomo, un cinquantenne, si era presentato all’ospedale San Paolo per un controllo. In quell’occasione un chirurgo del centro di Chirurgia della mano aveva rimosso dall’arto 3 fili di K., lasciandone uno all’interno. Al successivo controllo però il collega del medico non si era accorto della presenza del filo e aveva indicato al paziente di iniziare la riabilitazione. Proprio la fisioterapia, vista la presenza del mezzo di sintesi, aveva provocato delle complicazioni nel percorso di recupero. Il paziente aveva anche subito una seconda operazione.

Sul fatto, avvenuto nel settembre del 2007, era stata aperta un’inchiesta che aveva portato al rinvio a giudizio del chirurgo che per primo aveva rimosso i fili, E.P., 42 anni. Al medico veniva contestato di aver “omesso di rimuovere uno dei mezzi di sintesi” e di aver procurato una complicanza al paziente.

Un’accusa che, come spiega il legale del medico, l’avvocato Bruno Fabio Celentano, non rispecchia la condotta del chirurgo: “Il mio assistito non ha mai negato di aver lasciato un filo nella mano. Non c’è stata nessuna dimenticanza: il mezzo si sintesi al contrario è stato lasciato dal medico perché in quel momento sarebbe stato dannoso rimuoverlo. Anche i periti hanno confermato che la scelta di lasciare il filo è stata corretta. Per questo abbiamo sostenuto che l’accusa, così formulata, non poteva reggere”. Una tesi che però non è stata accolta dal giudice che, stamattina, ha condannato il chirurgo ad un mese di reclusione ed ha imposto il pagamento di una provvisionale di 10 mila euro per il paziente (risarcimento del quale risponderà la Asl).

Secondo quanto ricostruito, a far cadere in errore il secondo medico fu il fatto che nella cartella del paziente, dopo la visita, E.M., aveva scritto di aver rimosso i fili, ma senza specificare di averne lasciato uno.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.