Nuovo reparto di artoprotesi: ecco i chirurghi pronti ad operare ad Albenga

Albenga. Tamponare la fuga di pazienti nelle altre regioni, ma anche quella dei chirurghi che alle sale operatorie locali preferiscono le cliniche lombarde. E’ il duplice scopo che intende mettere a segno il nuovo reparto di artoprotesi attivo sin d’ora nell’ospedale di Albenga.

Ad indossare il camice nelle sale ingaune ci saranno nomi noti della specialità e sono precisamente quindici: Giuseppe Moraca, Guido Grappiolo (responsabile di struttura), Enrico Arnaldi, Stefano Bertora, Eddie Bibbiani, Gianni Caione, Paolo Franzi, Nicola Ivaldo, Mauro Lagorio, Franco Martini, Stefano Maxena, Pietro Rettagliata, Mario Rossoni, Nicola Ursino e Giovanni Villani. Affiancati da uno staff di 34 unità di personale, probabilmente destinate ad aumentare.

Recupero della cosiddetta mobilità passiva dei cittadini savonesi (in 900 scelgono in media di andare fuori regione) e, dall’altra parte, rientro e “blindatura” dei professionisti che sino a ieri operavano in altre strutture, per esempio all’Humanitas di Rozzano o al Galeazzi di Milano. Una mossa dell’Asl 2 Savonese che, pur studiata molto tempo fa, mira a grossi vantaggi economici per le casse alle prese con i tagli tanto drastici quanto contestati di fine anno, finalizzati alla quadra dei conti.

“Linfa per l’economia dell’Asl” l’ha definita il direttore generale Flavio Neirotti, che stima un recupero di 900 mila euro all’anno, a fronte di un investimento di circa 54 milioni di euro spalmati in sei anni. Il nuovo reparto di Albenga avvia così la sperimentazione sinergica tra la parte pubblica e quella privata gestita dal Gruppo Sanità Ligure, ovvero GLS, nella quale è capofila la Omnia Medica di Alessio Albani. Con un obiettivo dichiarato: effettuare interventi su oltre mille persone all’anno, in modo tale da limitare la diaspora dei liguri che scelgono le cliniche del Piemonte e della Lombardia per le protesi d’anca e di ginocchio.

Il segreto sta anche negli accordi con i medici specialisti entrati a far parte del team: opereranno esclusivamente i pazienti residenti nell’ambito dell’azienda sanitaria savonese e soltanto nel reparto del Santa Maria di Miesericordia. Dal canto loro i pazienti del territorio savonese otterranno sempre gratuitamente le prestazioni ortopediche, ma vicino casa, con sollievo per i familiari che non dovranno più affrontare laboriose trasferte.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.