Cronaca

Loano, la mamma di Walter: “Mio figlio ha diritto ad allenarsi anche se disabile: lo sport non è per tutti?”

loano palazzetto sport

Loano. Si dice “dispiaciuta” per una replica, così “aggressiva”, da parte della società di basket loanese in cui, fino a poco tempo fa, giocava anche suo figlio, poi allontanato per le difficoltà connesse alla sua disabilità, che ha problemi di carattere metabolico, ma con tutte le carte in regola per fare dello sport.

La mamma di Walter risponde al presidente della società di pallacanestro che ha rigettato le accuse di “scarsa considerazione” per un ragazzo che, al contrario, dice di aver aiutato fino a quando è stato possibile. Una querelle nella quale, nei giorni scorsi, è intervenuta anche il consigliere regionale e presidente della Commissione Pari Opportunità, Maruska Piredda, parlando di un “allontanamento inaccettabile”.

“La replica della società è aggressiva, sono dispiaciuta – dice la mamma di Walter – Sul sito internet di presentazione della società c’è scritto ‘Lo sport è per tutti’, ma evidentemente non è così. Domani sarò in Regione dal difensore civico per denunciare la situazione discriminatoria vissuta da mio figlio. Il Comune, con il vice sindaco Remo Zaccaria, ha provato a mediare, ma la società non ha dato disponibilità”.

“Sappiamo che le condizioni di Walter non consentono di giocare le partite, di avere una vita sportiva agonistica come gli altri, ma può essere inserito con un allenamento specifico alla settimana, come faceva prima quando c’era il preparatore atletico Armando Calligaris. Tuttavia non gli hanno dato neppure la borsa e la divisa. E noi abbiamo pagato regolarmente la quota come tutti gli altri…”.

“La soluzione proposta, ossia quella di portarlo ad allenarsi a Genova per noi è impraticabile: non solo perchè il fratello gioca a Loano, ma anche perchè da un punto di vista logistico sarebbe impossibile per la nostra famiglia. Walter ha infatti quattro sedute settimanali di terapie ad Albenga e Borghetto, per questo l’ipotesi genovese non è percorribile. Non abbiamo nemmeno avuto la possibilità di trattare un istruttore di sostegno a spese nostre per permettere a Walter di proseguire l’attività cestistica”.

“Un’ultima precisazione: la mia denuncia non ha alcun scopo politico e tengo a precisare che il caso è nato già dalla fine di settembre e che ne avevo parlato con lo stesso assessore Cascino. La consigliere Piredda è stata solo la prima che ha raccolto la nostra denuncia, francamente non mi interessa di che partito è…Noi abbiamo solo denunciato un problema, e forse l’errore nostra è stato rivolgerci al Loano Basket, visto che non sono mai stati chiari con noi e con Walter…”, conclude la mamma del ragazzo.

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