Savona. La consigliere provinciale del Pd Maria Luisa Madini replica alle affermazioni dell’assessore Carla Mattea che aveva criticato il Comune di Savona per la mancanza di dati esaurienti per completare la pratica sul piano di dimensionamento scolastico e la costituzioni degli istitutu comprensivi nel savonese.
“Prima e durante i lavori della Commissione III della Provincia che aveva il compito di valutare e votare l’Adeguamento del Piano di Dimensionamento Scolastico alla legge 111 del 15 luglio 2011, i rappresentanti del Partito Democratico in detta Commissione sono stati oggetto di un’inutile e sterile polemica relativa al fatto che il Comune di Savona, pur avendo individuato 4 Istituti Comprensivi (precisamente Villapiana – Lavagnola; Savona Centro – Villetta; Mongrifone – Chiavella; Fornaci – Legino) e i dati numerici relativi a ciascuno, non aveva indicato in modo particolare e differenziato gli accorpamenti effettuati e i tempi”.
“Il Pd a livello nazionale e locale non è in linea di principio contrario agli accorpamenti di scuole, anzi ritiene che sia importante costituire istituti comprensivi in tutto il Paese come strutturazione del sistema delle autonomie scolastiche al fine di garantire la continuità educativa e didattica. Basti pensare agli accorpamenti di scuole in istituti comprensivi presenti nel Piano Provinciale di dimensionamento della Rete Scolastica predisposto dalla precedente amministrazione di centrosinistra. Si è invece espresso negativamente nei riguardi di una norma burocratica, presumibilmente anticostituzionale, finalizzata agli accorpamenti di scuole unicamente per “fare cassa” (170 milioni di euro), a prescindere dagli aspetti “qualitativi” che dovrebbero stare alla base di un provvedimento così delicato che coinvolge territori, enti locali, genitori e allievi”.
“Il Comune di Savona, nella Conferenza indetta il 20 settembre dalla Provincia sulla questione, aveva espresso le difficoltà ad adottare un piano di dimensionamento entro i termini previsti che rispondesse ai “requisiti di miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’offerta formativa”.
“La delibera di Giunta del Comune di Savona n° 259 del 25 ottobre 2011 risponde nel contenuto a quella affermazione: si riserva di apportare le necessarie modifiche strutturali e organizzative in
modo da distribuire equamente le classi e gli alunni in quattro istituti che accorpino scuole per l’infanzia, primarie, secondarie di I° grado attraverso un percorso condiviso all’interno del Patto per la Scuola di recente istituzione. Inoltre, nel caso in cui fossero accolte dalla Corte Costituzionale le impugnative di molte Regioni, tra cui la Regione Liguria, contro l’art. 19 del DL 98/2011 convertito in L 111/ 2011, il Comune di Savona si impegna a procedere al dimensionamento dell’offerta formativa secondo le indicazioni della Regione, che ha precise competenze in materia”.
“La Provincia di Savona ha volutamente e colpevolmente ignorato la posizione del Comune di Savona, limitandosi ad assumere un ruolo puramente formale e burocratico, omettendo, in tal modo, di
svolgere la funzione di promozione e di rappresentanza del territorio che le spetta. Ci sembra che a fronte di queste motivazioni non reggano ulteriori polemiche mosse dalla maggioranza che governa attualmente la nostra Provincia” conclude la Madini.