Pietra Ligure. Che fine hanno fatto i questionari sul gradimento della città promossi e raccolti, con un’iniziativa di successo, dall’Associazione Giovani per Pietra? Sono in molti a chiederselo, curiosi dei risultati e del quadro statistico che potrebbe uscirne fuori. Durante uno degli incontri con il sindaco De Vincenzi, ad inizio estate, i ragazzi del sodalizio hanno presentato l’idea: un modulo con una serie di domande per cercare di capire lo stato di soddisfazione dei cittadini pietresi. Tra giugno e luglio i questionari sono circolati nella cittadina rivierasca; in particolare il 25 giugno è stato organizzato un banchetto in piazza San Nicolò, che ha registrato la compilazione da parte di oltre 100 persone.
Il portavoce e presidente dell’associazione Nicola Seppone ricostruisce il percorso: “Durante il mese di agosto l’associazione ha subito una pausa a causa degli impegni che hanno occupato i soci, ma nel mese di settembre i ragazzi hanno iniziato a riunirsi regolarmente ogni venerdì sera presso la sedenell’ex campo sportivo, attuale piazzale Geddo. Durante queste riunioni i ragazzi di GXP hanno ripreso in mano tutti i questionari compilati e attraverso lo sforzo collaborativo di alcuni, in particolare ricordo Luca Farinazzo e Marco Robutti, che vorrei ringraziare per il lavoro svolto, nel mese di ottobre i risultati definitivi erano sul tavolo dell’associazione”.
“A questo punto – spiega – è stata fatta una votazione a titolo informativo per capire quanti erano propensi e quanti meno a pubblicare i risultati. L’esito del voto è stato pressoché unanime nel senso della pubblicazione dei risultati. Tuttavia si è ritenuto che prima di pubblicare gli esiti dei questionari fosse più corretto presentare prima i risultati al sindaco. Ed è stato infatti così. I ragazzi di GXP il 3 novembre scorso hanno incontrato il sindaco e hanno presentato i risultati dei questionari mostrando i grafici relativi, messi sull’Ipad. Abbiamo parlato dei risultati ottenuti e siamo stati invitati a parlarne ancora più nello specifico inviando i risultati in Comune”.
“La pubblicazione dei questionari però non è ancora possibile – aggiunge Seppone – nonostante i risultati conferiscano un risultato che sommariamente possiamo definire positivo sulla città di Pietra Ligure. Il fatto di ‘non poter pubblicare’ i risultati desta molti dubbi non solo sui soci fondatori ma soprattutto sulle persone, tante, che volontariamente hanno compilato i questionari e tutto questo perché, come io stesso ho sottolineato davanti al sindaco, nelle domande non vi era nessuna malizia, nessuna intenzione di mettere in difficoltà l’attuale giunta; anzi, si è cercato di aiutare a capire quali fossero i punti critici e dove era necessario intervenire”.
“Tuttavia – Seppone completa il discorso – i ragazzi di GXP non intendono prolungare ancora per molto la vicenda dei questionari, in primo luogo perché l’associazione ha portato a termine il lavoro che si era prefissato e il fatto della pubblicazione non dipende da noi; in secondo luogo perché ci sono altre attività di cui vogliamo occuparci. Come presidente vorrei aggiungere quanto già ribadito di fronte al sindaco: Giovani per Pietra è un’associazione apartitica che non intende essere di parte in ogni modo – noi ci occupiamo tutti insieme di quelle che sono le problematiche della nostra città, cerchiamo degli spunti propositivi che possano aiutare a migliorarla. Ritengo che in una democrazia le associazioni come la nostra debbano essere accolte con favore perché il fatto che dei ragazzi si riuniscono e si confrontano insieme democraticamente per parlare della città dove sono nati e cresciuti, è uno degli aspetti più qualificanti della nostra società”.
“La politica, quella in senso lato, la lasciamo ai veri politici, alle istituzioni, che a volte fanno bene e a volte no. E quando non fanno bene, non succede nulla. Le critiche negative sono fatte apposta per migliorare e in questo caso per migliorare la città dove siamo nati e cresciuti e che abbiamo nel cuore. E’ quindi un’interesse comune lavorare insieme per la nostra città” conclude.