Cronaca

Facevano arrivare la droga in Riviera scappando dalle piazzole dell’A10: 2 arresti e mezzo chilo di coca sequestrata

Alassio. Mezzo chilo di cocaina purissima sequestrata e due spacciatori arrestati. E’ questo il bilancio dell’ultima operazione antidroga messa a segno dai carabinieri della Compagnia di Alassio. A finire in manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, sono stati Rachid Esoummani, marocchino di 30 anni e un quarantenne italiano, Gino Cauteruccio.

L’indagine, condotta e coordinata dal Tenente Giorgio Guerrini, responsabile dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Alassio, è cominciata il mese scorso quando un carabiniere, mentre percorreva libero dal servizio l’autostrada dei Fiori in direzione Ventimiglia, ha visto che l’autovettura che lo precedeva fermarsi in una piazzola di sosta prima dell’uscita di Albenga. Il militare, dallo specchietto, ha notato uno dei passeggeri che, dopo essere sceso, ha scavalcato la recinzione metallica per allontanarsi nella boscaglia. Un fatto che, memore d’indagini svolte qualche tempo prima in quel luogo, aveva insospettito il militare che ne ha parlato così ai colleghi.

Non ci è voluto molto a capire cosa poteva essere accaduto: nei mesi scorsi infatti i carabinieri della Compagnia di Alassio avevano condotto un’indagine su alcuni cittadini di origine marocchina che, dopo aver acquistato lo stupefacente nel milanese, eludevano il controllo al casello autostradale facendo passare il “grosso carico” dalla piazzola di sosta ad altri soggetti pronti a ricevere la droga fuori dall’autostrada su arterie secondarie, dove i controlli delle forze dell’ordine sono meno frequenti.

L’individuazione della piazzola prescelta ha permesso ai carabinieri di organizzare nuovi servizi di osservazione e pedinamento, ma la strada per arrivare all’arresto dello spacciatore non è stata in discesa. I militari infatti hanno dovuto innanzitutto identificare il ragazzo, capire quando si recava ad acquistare lo stupefacente e individuare il percorso effettuato una volta fuori dall’autostrada. Ci è voluto quasi un mese di appostamenti degli uomini dell’Arma alassini, soprattutto in orario notturno, passati nella boscaglia nascosti tra buche create per l’occasione. La scorsa notte però i militari hanno capito che era la volta buona: lo spacciatore era andato a fare il “carico” perché era tutto il giorno che non si vedeva in giro ad Albenga ed era ormai trascorsa una settimana dall’ultimo viaggio.

I carabinieri si sono quindi nascosti nei cespugli ed hanno aspettato ore (come in tante altre occasioni in cui non avevano avuto successo) che il malvivente cadesse in trappola. A serata inoltrata una macchina ha raggiunto la piazzola, si é fermata per pochi secondi e Esoummani è sceso velocemente e ha scavalcato la rete per raggiungere la boscaglia dove ad attenderlo c’erano però i carabinieri semi nascosti sotto terra che lo hanno immediatamente bloccato recuperando la cocaina appena acquistata. Rachid infatti aveva tra le mani un sacchetto in plastica con all’interno oltre mezzo chilo di cocaina purissima, oltre a grosse quantità di denaro contante nelle tasche.

Una volta ammanettato il magrebino, i militari hanno atteso l’arrivo del complice. Uno dei militari, fingendo di essere lo spacciatore, ha atteso l’uomo nel posto concordato ma quando è salito in macchina ha portato con sè, dentro al sacchetto di plastica, un bel paio di manette che ha messo ai polsi di Cauteruccio ancora incredulo (a cui sono stati sequestrati 500 euro in contanti pagati da Rachid come somma pattuita per il viaggio).

I due uomini sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di oltre 500 grammi di cocaina che, una volta tagliata e confezionata, avrebbe garantito agli spacciatori al dettaglio un ricavo di oltre 100.000 euro. Esoummani Rachid é conosciuto, nella piana ingauna, come grossista ovvero come fornitore degli spacciatori “da strada”. Si pensa rifornisse gli spacciatori con mezzo chilo di media alla settimana, quantitativo che poteva superare il chilo durante le festività. La droga una volta “tagliata” triplicava di peso (quindi 1,5 kg) e veniva venduta tra i 100 e i 120 euro al grammo. Attualmente i due arrestati sono in carcere a Savona e i carabinieri stanno continuando le indagini per individuare il canale di rifornimento dello stupefacente.

Gli accertamenti condotti nel corso delle indagini hanno evidenziato che il “tesoro” di questi grossi spacciatori, ossia la grande quantità di denaro illecito ricavata dall’attività criminale, veniva reinvestita in Marocco in attività legali, soprattutto acquisto d’immobili. Uno degli spacciatori arrestato (ben 2 volte solo dai carabinieri di Alassio) nelle precedenti indagini, è divenuto in poco tempo proprietario di un grande bar del Marocco (dove ora lavora la famiglia) dal nome “Savona”.

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