Cronaca

“Don Lu”, è il giorno dell’Appello: la difesa deve ribaltare una condanna a 7 anni e 8 mesi di reclusione

Arresto Don Luciano Massaferro

Genova. Occhi puntati sul processo in Corte d’Appello a Genova che vede sul banco degli imputati don Luciano Massaferro, il parroco alassino condannato in primo grado a sette anni e otto mesi di reclusione per l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una bimba di 11 anni.

L’udienza è fissata per questa mattina davanti alla prima sezione della Corte d’appello, presieduta da Giorgio Odero, giudice relatore Annaleila Dello Preite. E’ tutta racchiusa in 174 pagine la difesa del sacerdote: un documento che ripercorre la vicenda giudiziaria che ha diviso l’opinione pubblica, anche su Facebook, dove è nato un gruppo a sostegno del parroco.

L’inattendibilità del racconto della bambina e la mancanza di riscontri sulle sue accuse, oltre ad un quadro accusatorio dalle testimonianze incerte: su questi elementi i legali di don Luciano – Mauro Ronco e Alessandro Chirivì – stanno affilando le armi.

“L’Appello potrebbe concludersi in fretta – ha spiegato nei giorni scorsi l’avvocato Chirivì – La Corte ha infatti già letto tutte le carte e ha già in mano tutti gli elementi per decidere. Se ritiene, potrà comunque ripetere alcune fasi dell’istruttoria. Richiesta, questa, che potrebbe avanzare anche la parte civile, così come la difesa. In caso contrario, i tempi si accorciano”. E’ possibile, insomma, che la sentenza si conosca in giornata.

Don Luciano è stato arrestato il 29 dicembre del 2009 e rinchiuso dapprima nel carcere di Valle Armea a Sanremo, per poi ottenere prima il trasferimento nel convento di suore di clausura a Diano Castello e fare infine ritorno nella “sua” Alassio, nell’alloggio dietro alla canonica della parrocchia di San Vincenzo Ferreri.

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