Cronaca

Caso firme false, udienza rinviata per l’astensione dei penalisti: discussione rimandata al 24 novembre

Savona - Vaccarezza e i suoi avvocati in tribunale

Savona. Come previsto, a causa dell’astensione dei penalisti, l’udienza preliminare per il caso delle firme false, scoppiato all’epoca delle elezioni provinciali del 2009, questa mattina è stata rinviata. Il procedimento, che vede tra gli imputati anche il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza, finirà di nuovo davanti al gup Donatella Aschero il prossimo 24 novembre. In quell’occasione si procederà con la discussione: inizierà il pm e proseguiranno i legali della difesa dei dieci imputati.

Oltre a Vaccarezza sono coinvolti altri esponenti del Pdl: Angelo Barbero, all’epoca dei fatti coordinatore elettorale del Pdl, Guido Lugani (coordinatore giovanile provinciale e vicepresidente di Ecoalbenga), Teresiano De Franceschi, medico e primo dei non eletti in Consiglio provinciale per il Pdl nel collegio Albenga 1, Mauro De Michelis, ex coordinatore pdl di Andora, Roberto Schneck (neo assessore provinciale ed ex vicesindaco di Albenga), Bruno Robello De Filippis (capogruppo Pdl in Consiglio comunale ad Albenga e consigliere con delega a Cultura e società partecipate), Gianfranco Sasso (vicepresidente del Consiglio provinciale) e i militanti Marco Paniccia (il cui procedimento è stato riunito oggi con quello degli altri dopo uno stralcio per difetto di notifica) e Cosetta La Mantia. Per loro le accuse (in concorso ed a vario titolo) vanno dall’avallo irregolare delle liste di candidati, alla falsificazione delle firme dei presentatori.

Nell’ultima udienza celebrata il giudice aveva autorizzato la costituzione di parte civile del Pd ed aveva stralciato la posizione di Fiammetta Cogliolo, indagata per false dichiarazioni davanti al pm (aveva sostenuto di non aver mai portato alla tipografia le liste da ristampare). Il suo difensore Antonino Chirò aveva infatti richiamato l’articolo 371 bis del codice penale secondo cui, nel caso di false dichiarazioni al pm, il procedimento va sospeso fino alla sentenza di primo grado del procedimento nel corso del quale vennero assunte le informazioni contestate (e cioè appunto l’inchiesta sulle firme). Tesi che era stata accolta dal giudice Aschero.

Difficilmente il 24 novembre si arriverà ad una decisione: è probabile che l’udienza vada “a oltranza” e che la discussione venga terminata, ma si fissi un ulteriore rinvio per le repliche (se necessario).

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