Aree inondabili: si unanime del consiglio regionale per allontanare il cemento

Regione Liguria

Regione. All’unanimità è stato approvato un ordine del giorno, primo firmatario Alessandro Benzi (Federazione della sinistra), che, a seguito degli eventi calamitosi che hanno colpito lo spezzino e Genova, vuole impegnare la Giunta ad effettuare una nuova valutazione degli interventi di edificazione, in via di autorizzazione, previsti in prossimità di fiumi, torrenti, rivi e delle fasce fluviali, e a non autorizzare nuovi insediamenti e parcheggi in aree naturali ed inondabili, per quanto di competenza regionale. Si chiede inoltre che vengano riviste la regolamentazione relativa alla diminuzione della distanza minima da osservare per l’edificazione in prossimità di corsi d’acqua e per i canali che non hanno ancora avuto un sistemazione idraulica definitiva.

Si sollecita l’eliminazione di ogni ulteriore consumo di suolo ligure, a favore di processi di riqualificazione edilizia e di abbattimento-ricostruzione. Si insiste sulla necessità di aggiornare il piano di bacino del fiume Magra, sia per quanto riguarda l’individuazione di zone soggette a salvaguardia, sia per quanto riguarda la revisione della classificazione delle aree di pericolosità idraulica e relative norme attuative. Non si dimentica l’emergenza provocata dalle alluvioni delle scorse settimane, sottolineando a tal proposito la necessità di implementare nuovi e più efficaci protocolli con i sistemi integrati di allarme per la gestione dell’emergenza in tutto il territorio regionale, imperniati su piani locali di protezione civile per le aree maggiormente a rischio, da mettere a punto anche attraverso periodiche esercitazioni che mettano i cittadini in una condizione di preparazione ad eventi naturali. Si chiede impegno, di concerto con le amministrazioni nazionali e locali, per aiutare economicamente gli alluvionati a riavviare le attività e per intervenire prioritariamente su corsi d’acqua con particolari emergenze idrauliche.

Il documento invita la Giunta a chiedere al governo di individuare fondi straordinari per opere di difesa del territorio e per la manutenzione dei corsi d’acqua, “da considerarsi opera prioritaria nazionale”. Un emendamento proposto da Alessio Cavarra (Pd) e approvato all’unanimità prevede di costituire sul territorio, di intesa con l’amministrazione provinciale ed i Comuni interessati, un ufficio regionale per la ricostruzione delle aree alluvionate, con una dotazione adeguata di personale regionale, con diverse competenze (urbanistica, ambiente, agricoltura, attività produttive) per supportare l’azione degli enti locali.

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