Cronaca

Perquisita e palpeggiata da finto carabiniere: in manette 39enne albenganese

Carabinieri - Albenga

Albenga. Era ferma a bordo della propria auto sul lungomare Colombo, ad Albenga, quando un uomo le ha bussato al finestrino. “Documenti, prego”, ha detto lo strano soggetto che si è qualificato come carabiniere, pur essendo senza divisa e senza mostrare alcun tesserino dell’Arma.

La signora – una 40enne di Ceriale – si è comunque fidata e, dopo aver mostrato patente e libretto, è scesa dalla macchina per poi essere sottoposta ad una perquisizione “speciale”. Palpeggiamenti a dir poco inopportuni, anche in parti intime, che hanno lasciato la donna basita e incapace di una reazione. Difficile, in quel momento, capire cosa stesse succedendo: una situazione sgradevole, la sensazione di un aver subito un abuso ma senza rendersi ancora pienamente conto di essere stata ingannata.

Di qui la chiamata di protesta al 112, gli accertamenti da parte dei carabinieri ingauni che hanno verificato di non avere pattuglie in servizio in quella zona e la scoperta del finto carabiniere. La 40enne ha fornito una descrizione minuziosa dell’uomo – A.G., 39enne albenganese con piccoli precedenti per altri tipi di reati – e dell’auto del suo molestatore – un Subaru Forester di colore grigio – che è stato arrestato poco dopo nei pressi del lungomare. Ora deve rispondere di violenza sessuale, violenza privata e usurpazione di titolo.

“Si tratta di un episodio davvero sgradevole – ha commentato il Capitano Sandro Colongo, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Albenga – Raccomandiamo a chiunque avesse subito controlli in qualche modo ‘strani’ da parte di soggetti che si sono qualificati come carabinieri di farsi avanti e rivolgersi alla nostra caserma”.

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