Politica

Alassio, demolizione del “Joy”. Melgrati: “La precedente amministrazione non ha responsabilità”

Marco Melgrati

Alassio. Demolizione di parte della struttura del ristorante-discoteca “Joy” di Alassio: è polemica fra il sindaco alassino Roberto Avogadro e il suo predecessore e attuale consigliere regionale Marco Melgrati.

“Il sindaco Avogadro parla, a sproposito, di immobilismo dell’amministrazione che lo ha preceduto – precisa Melgrati – E ancora una volta dice delle stupidaggini; infatti, per la tamponatura in vetro della tettoia già condonata nel 1985, insieme al ristorante del Joy, e quindi legittima, era stata presentata istanza di Condono Edilizio nel 2003, che è rimasta sospesa fino all’anno scorso, quando gli uffici hanno definito il diniego al condono. L’atto di impulso, e quindi l’incarico ai progettisti per la variante urbanistica, che comunque prevede la demolizione dei manufatti abusivi, e non potrebbe essere diversamente, è della fine del 2009. Forse non ricorda Avogadro che la variante era già pronta per essere votata sul finire del mandato di Aicardi, ma Avogadro stesso aveva dato ordine ai suoi transfughi nella passata maggioranza, Zavaroni e Agostini, di far mancare il numero legale; ed è per questo e solo per questo che la variante non era stata approvata nel passato mandato”.

“La variante non sarebbe comunque servita a tenere in piedi Joy e Vele, perché si sarebbe dovuto ri-impostare ex novo la pratica e il progetto, sia per le Vele che per il Joy – continua Melgrati – Inoltre il Joy ha anche l’aggravante che non sono stati fatti i lavori per la messa in sicurezza della scarpata, attualmente classificata franosa dalla Provincia, quindi con il vincolo di inedificabilità, diversamente da quanto fatto nel passato dalle Vele, con un ingente esborso economico. Peraltro, sul Joy grava, da parte della Procura di Savona, un quantomeno anomalo sequestro con diritto d’uso, che ha consentito ai concessionari (l’area infatti è demaniale) di continuare a lavorare, nonostante l’ordinanza di demolizione, credo impugnata al Tar. Peraltro la variante approvata da questa amministrazione ha un difetto e un vizio di fondo, che avevo già evidenziato all’atto dell’approvazione in Consiglio Comunale”.

“Infatti, viene previsto, come condizione imprescindibile per la realizzazione dei nuovi volumi, che poi sono i vecchi condonati e demoliti, per le Vele, e da demolire per il Joy, la creazione di nuovi parcheggi pertinenziali. Ci si dimentica però che la legge impedisce di rendere pertinenziali i parcheggi che sono in concessione, come nel nostro caso, o in diritto di superficie; quelli cioè che non sono in proprietà dell’istante; questa norma, frutto dell’incompetenza urbanistica e del pressappochismo di questa Amministrazione, vanificherà gli effetti della variante urbanistica… e a nulla è valso farlo notare in Consiglio Comunale, dove si poteva ancora mettere una pezza… Ho fatto una osservazione in tal senso alla Provincia, nella speranza che invece della bocciatura arrivi l’invito ad una modifica, per salvare la possibilità di creare il polo del divertimento tanto voluto da me e dalla passata amministrazione di centro destra…giova ricordare che con me Sindaco Vele e Joy, in qualche modo, sono sempre rimasti aperti, e soprattutto Le Vele nel suo massimo splendore, non quel surrogato che abbiamo potuto apprezzare questa estate con la falsa logica del ‘rispetto delle regole’, rispetto che bisogna avere ma che bisogna anche dare!”.

“Ma per quello che riguarda la movida di Alassio, da parte di Avogadro e della Sua accozzaglia di maggioranza, più che di rispetto delle regole, si può parlare di accanimento terapeutico. Siamo comunque a disposizione, come gruppo consiliare P.d.L e Lega Nord, a fare tutto il possibile perché si riesca ad arrivare a una soluzione per questo polo del divertimento, necessario per il rilancio di tutta l’offerta turistica della nostra città”, conclude Melgrati.

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