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Tagli Sanità, le reazioni politiche: Pdl e Lega critici, l’Idv rilancia la sua ricetta

montaldo, quaini

Regione. Ieri, con la presentazione del piano strutturale 2012, dall’Asl Savonese è arrivato l’annuncio del taglio di 123 posti letto e di 11 reparti. Ma sembra che questi non siano destinati ad essere gli unici tagli: l’assessore regionale Montaldo e il direttore generale dell’azienda Neirotti hanno infatti lasciato intendere che quattro ospedali in provincia sono troppi. E allora ecco che, nell’ottica del risparmio, è probabile che qualcosa venga ancora sacrificato.

Critico sulle modalità scelte da Regione ed Asl per far tornare i conti della Sanità è il consigliere regionale del Pdl Marco Melgrati che ha commentato: “Dispiacciono le fughe in avanti come quella dell’assessore Rambaudi che propone di chiudere l’ospedale di Albenga. Si possono riorganizzare i quattro ospedali dando delle priorità per ogni nosocomio, senza chiuderne nemmeno uno e quindi garantire il servizio. E’ chiaro che i risparmi vanno fatti dove serve, non tagliare dei servizi fondamentali. Purtroppo vediamo che sono stati fatti dei primariati a pioggia e ci sono tanti sprechi che invece non vengono tagliati. Quelli vanno ridotti, non i servizi dei cittadini”

“Noi stiamo facendo una lotta dura per mantenere i quattro pronto soccorsi perché, per la conformazione del territorio, sono necessari e sicuramente non è quello il risparmio da praticare. Quindi la lotta che facciamo è questa, ma non siamo noi nella stanza dei bottoni ma ci batteremo per mantenere i pronto soccorsi” conclude Melgrati.

Il Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Sanità Stefano Quaini, senza criticare i recenti tagli, ha voluto ribadire la sua ricetta per la Sanità: “Noi dell’Idv, in ambito savonese, avevamo fatto una proposta che ritengo fosse molto coerente e che non va a penalizzare nessuna struttura, ma che vede una rivisitazione globale di esse. Avevamo detto che Cairo doveva diventare un polo di day surgey con un pronto soccorso valido; che Santa Corona deve essere Trauma Center con Dea di secondo livello; che il San Paolo deve essere un ospedale forte, a vocazione provinciale, con tutta la parte internistica, diagnostica, oncologica e con tutte le specialità di eccellenza, come la chirurgia della mano, che l’hanno reso un centro di riferimento; infine l’ospedale di Albenga, che è una struttura importante e con divisioni importanti, deve puntare sul recupero fughe”.

Per il presidente della Commissione Sanità i quattro ospedali vanno salvaguardati tutti: “Io penso che in questa provincia serva dare un ponente molto forte e Savona che diventi l’ospedale cardinale di riferimento di tutto il territorio provinciale, lavorando in sinergia con il Santa Corona. Quindi due ospedali molto forti e due ospedali più piccoli ‘satelliti’. Ovviamente tutta la rivisitazione di questo percorso passa per la costruzione di un nuovo Santa Corona che quando saranno sbloccati i fondi finanziari dovrà essere un ospedale competitivo. Sicuramente perderà dei posti letto e qualcosa rispetto a Savona, ma la proposta che noi abbiamo fatto, che sicuramente non è intoccabile e potrà essere rivista anche sulla base della crisi economica, è una buona base di partenza”.

“Per ora noi rimaniamo di questa idea, se altri hanno delle visioni più semplici che prevedono di fare meno ospedali ci confronteremo e vedremo cosa verrà fuori. Sicuramente noi non siamo per fare un solo ospedale provinciale e voglio dirlo chiaro e forte. Io non sono per penalizzare l’emergenza: credo che sia Albenga sia Cairo meritino di avere un pronto soccorso efficace. Possiamo razionalizzare in altri settori, ma non sull’emergenza. Sono convinto che con questa maggioranza, ancora una volta troveremo la quadratura giusta, noi dell’Idv rivendichiamo questo ruolo di essere costantemente un punto di riferimento, anche critico se serve. Una coalizione democratica ha bisogno del parere di tutti e quindi guai a parlare di maggioranza che scricchiola. Questo è un momento difficile per migliorare il campo medico, ma credo che ci si possa lavorare” conclude Quaini.

“Credo che quanto hanno dichiarato Montaldo e Neirotti sia sacrosanto” è il commento del consigliere regionale Nino Miceli che spiega: “Io ho la sensazione che nel nostro territorio ci sia la consapevolezza che sia necessario mettere mano in maniera definitiva alla razionalizzazione della Sanità. Una politica fatta esclusivamente di tagli orizzontali e spalmati su tutto il territorio provinciale è ormai arrivata al limite, oltre questa misura si entra sulla carne viva. Penso quindi che sia giusto pensare a scelte razionali che possono dare un assetto compiuto alla nostra sanità. Tanto per essere espliciti penso debba essere risolto il problema dei due ospedali di ponente della nostra provincia che sono a dieci chilometri di distanza e che in larghissima misura fanno cose identiche”.

Il consigliere regionale Pdl, Roberta Gasco, dichiara invece: “Sono preoccupata e anche fortemente dispiaciuta del fatto che la minoranza sia sempre informata per ultima di queste decisioni così gravi. Giovedì pomeriggio incontreremo i primari del San Paolo e del Santa Corona e vedremo cos’hanno da dirci. Ma, soprattutto, sono curiosa di vedere quali saranno gli impegni di questa maggioranza, quali ospedali taglieranno e in che modo. Grave è la riduzione del 50% degli interventi chirurgici: in questo modo aumentano le liste d’attesa e si va a colpire chi ha più bisogno. Ci sono tanti modi per applicare dei tagli, ma quelli usati da questa maggioranza sono sbagliati”.

Polemico anche il consigliere regionale della Lega Nord Maurizio Torterolo che dice: “Noi abbiamo appreso dei tagli dai giornali. Il dibattito si svolgerà poi in Consiglio Regionale e nelle Commissioni competenti. Io, essendo savonese, posso affermare con certezza che abbiamo un territorio che deve essere servito da gli ospedali già presenti, Cairo per la Valbormida, Pietra ed Albenga per il Ponente. Mi interesserà capire dove dobbiamo andare a tagliare e cosa. I numeri dicono che quattro strutture ospedaliere sono troppe? C’è da dire che noi soprattutto nel periodo estivo abbiamo un’affluenza altissima di persone in Riviera, quindi anche la questione dei numeri è opinabile”.

“Certo i costi ci sono, ma vedremo dove ci sarà da intervenire e in che modo. Aspettiamo di vedere la proposta del dirigente dell’Asl. La Lega ha costituito in provincia di Savona una commissione sanità che ha comiinciato a lavorare già da qualche mese. Aspettavamo di vedere il piano provinciale proposto da Neirotti per poi fare le nostre contro proposte che io porterò poi anche in Consiglio Regionale” conclude Torterolo.

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