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Scoppia un tubo, il terzo piano del Tribunale di Savona “va a bagno”

Savona. Il tribunale di Savona allagato. E’ un incubo ricorrente nelle giornate di pioggia quando nel Palazzo di Giustizia savonese, a causa di diverse infiltrazioni, si formano vere e proprie pozzanghere (come dimostrano le foto scattate nel luglio scorso). Ma ora sembra che le minacce non arrivino solo più dal meteo: ieri pomeriggio, infatti, a portare scompiglio nel tribunale ci si è messa una tubatura. Per la precisione la rottura di un tubo dell’impianto di condizionamento che ha provocato una perdita d’acqua violenta. Il guasto si è verificato in una stanza del terzo piano che ospita un archivio.

Fortunatamente, quando il tubo è scoppiato, erano circa le 17,30 e negli uffici del terzo piano erano presenti ancora due giudici e personale della cancelleria. Sono stati proprio loro, dopo aver sentito un colpo fortissimo, a rendersi conto di quello che stava accadendo e a dare l’allarme. In pochi attimi dalla stanza è uscita una cascata d’acqua che ha invaso l’intero corridoio, raggiungendo anche altri uffici del piano. Solo l’intervento tempestivo dei tecnici, che hanno fermato la perdita, ha evitato il peggio. Ma se il guasto si fosse verificato in un orario differente, per esempio in piena notte, le conseguenze sarebbero state ben più gravi. Se la perdita non fosse stata bloccata in fretta infatti i danni al materiale ed alla struttura potevano essere rilevanti.

Questa mattina dal Tribunale non è arrivato nessun commento ufficiale, ma dai corridoi del palazzo si alza un coro unanime: “Questo edificio va in pezzi e avrebbe bisogno di interventi urgenti”. Ma questa non è una novità. Sono anni ormai che chi lavora nel tribunale savonese segnala le carenze ed i problemi dell’edificio. Chissà se il nuovo campanello d’allarme, suonato ieri pomeriggio, riuscirà a smuovere le acque su questa preoccupante situazione.

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