Savona. Sono terminate le operazioni di recupero della balenottera morta ieri nel porto di Savona, nella zona Alti Fondali. Il cetaceo, che era rimasto incastrato a circa sei metri di profondità, dopo essere stato liberato dai sub, è stato issato con una gru sulla banchina. Il recupero è stato possibile anche grazie all’intervento di un rimorchiatore: l’animale è stato fatto riemergere con una cima che gli è stata applicata sulla coda. Per tenerlo a galla gli sono stati applicati alcuni palloni galleggianti.
Del recupero si sono occupati uomini della Capitaneria di Porto, del Cima e dell’Asl. La carcassa è stata poi consegnata ai tecnici della G.P. Servizi di Albenga, ditta specializzata nel recupero e nello smaltimento di piccoli e grandi animali, che la porteranno via.
Campioni del tessuto del cetaceo, un esemplare di balena comune lungo circa 12 metri (per 120 quintali di peso), saranno invece analizzati dai ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale in collaborazione con l’università di Padova. Saranno eseguiti una serie di esami istologici che probabilmente chiariranno le cause della morte dell’animale. Secondo le prime informazioni sembra comunque che la balenottera sia morta dopo aver infilato la testa in un foro della diga del porto senza più riuscire a liberarsi per tornare in superficie. Una tesi che sembra essere confermata anche dalle ferite che erano ben visibili sulla carcassa dell’animale.
Il cetaceo era stato avvistato nelle acque del porto già nella mattinata. La motovedetta della Capitaneria però l’aveva trovato solo nel pomeriggio quando era già morto.