Patto regionale sblocca 1,5 mln a Varazze, il sindaco: “Pagheremo i lavori post alluvionali, risollevando le imprese”

Giovanni Delfino sindaco Varazze

Varazze. Un sospiro di sollievo per il sindaco Giovanni Delfino, ma soprattutto per le imprese artigiane che versano in stato di sofferenza proprio per i mancati pagamenti da parte dell’amministrazione varazzina. Lo sblocco dei fondi del patto di stabilità annunciato oggi dall’assessore regionale Pippo Rossetti si tradurrà, infatti, nel pagamento delle fatture alle imprese che hanno lavorato per la ricostruzione post alluvionale. “E’ un ottima notizia, che ci incoraggia e ci rasserena – afferma il primo cittadino – Si viene così a liberare la somma in cassa che abbiamo dopo aver vincolato due avanzi di amministrazione”.

La somma urgenza viene rimborsata dai fondi della Regione, traslati dallo Stato, per il 70%. Il restante, sino a ieri, sarebbe stato a carico dell’ente comunale. “Non è più così per fortuna e possiamo dare un’immediata risposta a quelle imprese che hanno lavorato per noi per fronteggiare i danni dell’alluvione. Contiamo di saldare il dovuto entro la fine dell’anno. E’ quindi una buona notizia per l’economia cittadina, perché dà una risposta alle secche in cui versano alcuni operatori che hanno contribuito alla ricostruzione”.

La cifra da coprire non è da poco: più di 1 milione di euro. Ma ora, con l’aumento della capacità di spesa in deroga al patto di stabilità, il Comune di Varazze potrà chiudere la partita prima dell’anno nuovo. Dagli avanzi di amministrazione, infatti, risulta in cassa circa un milione e mezzo. In tutto la Regione Liguria ha sbloccato 63 milioni di euro dal patto di stabilità per garantire gli investimenti in 18 Comuni e 3 Province liguri. “In particolare – ha detto l’assessore al bilancio Rossetti – la Regione in questo modo riesce a produrre un meccanismo virtuoso, autorizzando la spesa in conto capitale, sia per investimenti già effettuati che ancora da fare ed immettendo conseguentemente risorse fresche nel sistema economico regionale, attraverso un meccanismo di riduzione della propria capacità di pagamento che viene ceduta agli enti locali”.

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