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Parrucchieri, la Regione rinnova i percorsi formativi: nuove regole per diventare acconciatori, plauso di Confartigianato

parrucchiere

Regione. Nuove regole per diventare parrucchieri. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla formazione e al bilancio Pippo Rossetti, ha infatti stabilito nuovi standard formativi e i contenuti minimi del corso abilitanti all’esercizio dell’attività di acconciatori. Viene così sancito definitivamente il superamento della distinzione tra parrucchiere per donna e barbiere per uomo e viene concretamente regolamentato il percorso formativo per la figura dell’acconciatore che in Liguria conta circa 5 mila imprese.

“I nuovi percorsi formativi – spiega l’assessore, Pippo Rossetti – sono richiesti dal mercato e risultano necessari per formare nuovi talenti e stimolare ragazzi e ragazze attraverso un ventaglio di scelte formative più ampio. Come Regione abbiamo risposto alle richieste delle associazioni di categoria per formare veri e propri professionisti del settore, imprenditori che sappiano gestire tutto il processo dalla contabilità al marketing, ai rapporti con le banche, fino alle norme di sicurezza sul lavoro”.

Ai corsi di qualificazione che saranno tenuti da scuole accreditate o riconosciute dalle Province potranno partecipare i maggiorenni in possesso di un diploma di scuola media inferiore. Avranno una durata di due anni per 1.800 ore suddivise in moduli. E’ previsto anche un terzo anno di 600 ore per la specializzazione nella produzione del servizio. Inoltre sarà organizzato anche un corso di riqualificazione professionale per i soggetti in possesso della qualifica di barbiere e per i loro dipendenti, familiari coadiuvanti e soci partecipanti, della durata di un anno pari a 300 ore.

Per Gloriana Ronda di Confartigianato Liguria è un “passo indispensabile per creare nuovi professionisti del settore”. “Con l’approvazione della legge regionale 23/2009 nel settore, che in Liguria conta circa 5 mila imprese, sono state introdotte nuove regole dando attuazione alla legge nazionale n.174 del 2005 che sancisce la nascita dell’acconciatore e manda in pensione la distinzione tra parrucchiere per donna e barbiere per uomo.

“Finalmente – spiega Gloriana Ronda, presidente degli acconciatori dell’associazione Artigiani Genova di Confartigianato – è stato inserito anche l’ultimo tassello, quello della formazione che, come richiesto dalle associazioni di categoria, tiene conto di elevati standard nei percorsi di accesso alla professione. La rivoluzione sta nell’istituire corsi che formino dei veri professionisti del settore, imprenditori che sappiano gestire dalla contabilità al marketing, dai rapporti con le banche alle norme di sicurezza sul lavoro”.

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