Obesità infantile: Liguria in controtendenza, al primo posto per numero di bambini normopeso

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Secondo un’indagine Istat 2010 condotta su oltre 19mila famiglie e circa 5 mila minori di 6-17 anni l’obesità infantile non accenna a migliorare in Italia. Quasi 4 bambini su 10 (37,3%) tra i 6 e i 9 anni sono in sovrappeso o obesi. E’ proprio in questa fascia d’età che si raggiunge il picco durante l’infanzia, per poi calare al 25,6% tra i 10 e 13 anni, e al 16,2% tra i 14 e 17 anni.

Dai dati emerge anche che non vi sono grandi differenze tra maschi e femmine tra 6 e 9 anni: in questo periodo risulta troppo in carne il 37,5% dei maschi e il 37,1% delle femmine. Crescendo invece è il sesso maschile a detenere i valori peggiori, con il 29,1% di eccesso di peso tra i 10 e 13 anni, e il 20,8% tra i 14 e 17 anni. Il sesso femminile se la cava meglio andando verso l’adolescenza, visto che tra i 10 e 13 anni risulta pesare troppo il 22% e tra i 14 e 17 anni l’11,3%. Complessivamente risultano dunque in sovrappeso o obesi il 28,9% dei maschi tra i 6 e 17 anni e il 23,2% delle femmine.

La regione con il più alto numero di piccoli obesi è la Campania (36%), seguita da Sicilia (31,7%), Calabria (30,4%) e Molise (30%).

Al primo posto invece per numero di bambini normopeso o sottopeso c’é la Liguria (83,5%), cui seguono Sardegna (82,4%), Val d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Bolzano e Toscana con l’80%.

Dunque sono le regioni del Nord Ovest quelle con il minor numero di bambini grassi (21%), e quelle del Sud con il picco maggiore (32,8%). La maggiore concentrazione si ha nelle grandi città, centri dell’area metropolitana, dove è obeso il 27,8% dei bambini, mentre nelle periferie delle aree metropolitane si raggiungono i valori più bassi (23,9%). Così come sono più in carne i figli di genitori con un livello di istruzione basso (28% contro il 21.5% di quelli di genitori laureati)

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