Sanatoria liti fiscali, è iniziato il countdown: in provincia di Savona 1040 controversie interessate alla definizione

controlli fisco

Regione. E’ iniziato il countdown per i contribuenti interessati alla definizione rapida delle liti fiscali pendenti al 1° maggio 2011. In Liguria sono 6.195, (1040 in provincia di Savona) i giudizi di valore fino a 20 mila euro che, attraverso il pagamento di un importo agevolato, risultano potenzialmente sanabili. Termine ultimo: il 30 novembre.

Rientrano in questa sorta di definizione agevolata le liti fiscali di valore fino a 2 0mila euro che risultano ancora pendenti presso le Commissioni tributarie o la Corte di Cassazione alla data del 1° maggio scorso. Non rientrano invece in questo ambito, e pertanto non potranno essere chiuse rapidamente, le liti relative al rifiuto espresso o tacito alla restituzione di tributi. La sanatoria non include le liti sull’omesso versamento dei tributi e quelle collegate ai precedenti condoni.

In Liguria è attivo un pool di specialisti che segue tutti gli aspetti della sanatoria, dall’individuazione delle controversie definibili all’approfondimento degli aspetti problematici, fino alla costituzione di una banca dati con gli studi e le analisi più significative. Il gruppo di lavoro ha incontrato professionisti e associazioni di categoria, esaminando con loro i principali quesiti posti dai contribuenti. Questi ultimi possono rivolgersi alle Direzioni Provinciali delle Entrate per ricevere informazioni e domandare chiarimenti.

La definizione agevolata ha un bacino potenziale che si estende sull’intera regione. Il maggior numero di liti fiscali pendenti – il 52% delle oltre 6 mila liti eventualmente sanabili – si concentra nella provincia di Genova; decisamente inferiori i dati delle altre province: La Spezia arriva al 16,7%, Savona al 16,8% e Imperia a 14,4%.

Se il valore della lite non supera un importo fino a 2 mila euro, la somma da pagare è di 150 euro. Se il valore della controversia, invece, è superiore ai 2mila euro, la somma da pagare si differenzia: nel 10% del valore della lite, nel caso di provvisorio esito favorevole al contribuente; nel 30%, se l’organo giurisdizionale non si è ancora pronunciato; nel 50%, se l’esito del giudizio è stato favorevole all’Agenzia delle Entrate. Non è possibile pagare a rate le somme dovute e neppure compensarle con qualsiasi credito d’imposta.

Sono due le date da rispettare per chiudere le liti in modo agevolato. La prima è quella del 30 novembre prossimo, entro il quale bisogna versare gli importi dovuti. Entro il 2 aprile 2012 bisogna, invece, presentare la domanda di definizione della lite, il cui modulo è disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) o presso i suoi Uffici territoriali.

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