Savona. “A proposito degli istituti comprensivi, ricordiamo che la norma finanziaria ha imposto la loro istituzione entro il 28 ottobre: non rifiutiamo questo modello, bensì le modalità con cui è stato imposto. Non lo vediamo come un percorso di riqualificazione della scuola ma solo come una conseguenza dei tagli. Rivendichiamo dunque nostri tempi e modalità di attuazione di questo obbligo. Va bene andare in quella direzione ma nei modi scelti da coloro che saranno interessati dai cambiamenti”. A dirlo è l’assessore ai servizi sociali del Comune di Savona Isabella Sorgini che, al termine di una delibera adottata dalla giunta comunale sull’assetto delle strutture scolastiche cittadine, sottolinea: “Crediamo in questo modello, si tratta di un modo di ripensare in chiave moderna la scuola, in maniera verticale dei bambini dai 3 agi 1a anni in un unico grosso complesso dove gli stessi insegnanti e dirigenti costruiscono la propria crescita sia formativa e di apprendimento”.
“Le preoccupazioni avanzate in questi gironi dai sindacati riguardano la necessità di tutelare la qualità dello studio e di salvaguardare l’occupazione. Si tratta di una sfida da affrontare. Una cosa deve essere chiara: la costituzione dei comprensivi non significherà nessuno spostamento di classi o di bambini. Cambierà solo l’organizzazione e l’accompagnamento degli alunni verso la formazione” conclude Sorgini.