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Genova, attivisti di Greenpeace in azione per i cetacei: “Santuario inquinato: ora basta”

Finale Ligure - Conferenza cetacei

Liguria. Greenpeace in azione a Genova per difendere il Santuario dei cetacei. Una decina di attivisti dell’associazione si sono presentati, questa mattina, davanti al palazzo della Regione Liguria a Genova, sede simbolo del Santuario dei Cetacei, per chiedere al Presidente, Claudio Burlando, di salvare il Santuario. Gli attivisti hanno aperto uno striscione con il messaggio “Santuario inquinato: ora basta” e si sono incatenati a dodici bidoni con la scritta “danger” (pericolo) posizionati all’ingresso. Alcuni erano travestiti da balena.

Proprio oggi Greenpeace presenta il rapporto: “Veleni a galla. Fonti inquinanti nel Santuario dei Cetacei” e denuncia la contaminazione da sostanze chimiche pericolose delle coste liguri e toscane. Secondo il rapporto, oltre il 50 per cento dei campioni esaminati è risultato positivo ai test di laboratorio. Tra le sostanze rinvenute, pericolose per la salute dell’uomo e dell’ambiente figurano metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e composti organici volatili. Critica la situazione in Liguria, con valori accertati oltre i limiti in quattro delle cinque fonti inquinanti testate.

“Dai dati di Greenpeace, anche se preliminari e parziali, emerge un quadro molto grave che dovrebbe obbligare le amministrazioni locali e nazionali a intervenire con urgenza per salvaguardare ambiente e salute – ha commentato a Greenpeace Valerio Gennaro, medico oncologo ed epidemiologo che lavora all’Istituto Tumori di Genova ed è membro di Medici per l’Ambiente (ISDE-Italia) -. In tanti anni di ricerche è sempre più evidente il legame fra la contaminazione dell’ambiente, l’insorgenza di malattie e gli enormi costi sociali ed economici associati”.

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