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G20 Cannes, paura black-block dall’Italia: rafforzati i controlli al confine con la Francia

polizia frontiera

Liguria. Giro di vite delle autorità di Parigi al confine franco-italiano per evitare l’arrivo di black-block dall’Italia, in vista del summit del G20 di Cannes dei prossimi 3 e 4 novembre. Targhe automobilistiche scannerizzate e controlli di identità,le forze dell’ordine transalpine hanno ricevuto l’ordine di controllare con puntiglio i 164 chilometri del confine franco-italiano nella regione delle Alpi Marittime.

“L’obiettivo è rifiutare l’accesso in Francia ad ogni persona che minacci l’ordine pubblico”, dice all’agenzia France presse Jean Gazan, capo della Polizia di frontiera a Mentone, che effettua controlli mirati per evitare file mostruose. Nel mirino sono soprattutto i black block, che possono giungere dai quattro angoli dell’Europa ma soprattutto dall’Italia. Oggi, un centinaio di agenti si sono posizionati in alcuni punti strategici del confine, ma a partire da lunedì saranno tre volte di più, da Mentone fino Tende, una cittadina nel fondo di una valle di montagna. Punto nevralgico è il pedaggio de la Turbie, nelle Alpi Marittime, sull’autostrada A8 che collega Francia e Italia e vede passare ogni giorno circa 30.000 veicoli. Qui, nessuna auto sospetta dovrebbe sfuggire alla polizia francese, che punta uno scanner automatico per la lettura delle targhe verso tutte le auto che giungono dal nostro Paese. Un computer fa scattare l’allarme quando una di esse risulta nell’elenco delle vetture ricercate. Nel mirino, anche bus e camionette. Pattuglie di polizia e gendarmi, abilitati ad aprire i cofani delle auto fino al 5 novembre a mezzanotte, sono alla ricerca di armi e oggetti sospetti come spranghe di ferro.

La vigilanza sarà decuplicata da martedi mattina primo novembre, giorno di una manifestazione ‘no global’ in programma nel pomeriggio a Nizza. Quel giorno, ci saranno anche accurati controlli sulla strada costiera (17.000 auto al giorno e sui treni (10.000 passeggeri). “Il diritto di manifestare rimane. Il nostro obiettivo sono eventuali guastafeste, lavoriamo con informazioni e a partire da schedari” francesi e italiani, ha detto Garzan, aggiungendo: “E’ un dispositivo pesante, ma proporzionale all’evento. Abbiamo già visto manifestazioni degenerare, e alcuni capi di Stato sono minacciati”, aggiunge il commissario. “L’attualità recente, in Italia, ci dice di essere molto prudenti”, osserva ancora Gazan, in riferimento ai violenti incidenti dello scorso 15 ottobre a Roma nel quadro della giornata mondiale degli ‘indignati’. “Questo è il primo anello di sicurezza per impedire che come nel 2000 ci siano elementi che guastino le manifestazioni”.

Nel 2000, a margine di un vertice Ue a Nizza, duri scontri avevano fatto 24 feriti. Mentre un migliaio di membri dell’estrema sinistra italiana, bloccati a Ventimiglia, si scontrava con i Carabinieri. Il confine fu chiuso d’urgenza. Questa volta, Parigi vuole evitare il ripetersi di quello scenario e ha ottenuto un’autorizzazione da Bruxelles per ripristinare i controlli sistematici alle frontiere in caso di rischi per l’ordine pubblico. Per bloccare i violenti italiani, gli agenti transalpini possono anche telefonare ai loro omologhi a Ventimiglia, che controlleranno i loro database. Sono inoltre previste pattuglie miste franco-italiane munite di terminali con i rispettivi elenchi dei soggetti pericolosi.

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