Politica

Chiusura Arci Brixton, Melgrati: “Ora Avogadro dà la caccia ai locali della movida”

Sequestro Brixton Alassio

Alassio. “Assistiamo esterrefatti alle dichiarazioni del sindaco di Alassio Avogadro circa la chiusura dell’Arci Brixton: se il circolo è stato chiuso dalla magistratura ci sarà un motivo”: esordisce così l’ex primo cittadino alassino e attuale consigliere regionale Marco Melgrati nel commentare il sequestro del locale e il commento del suo successore alla guida del Comune alassino, il quale ha richiesto il medesimo rigore anche per altri locali notturni della città.

“Gli avvertimenti che avevano avuto non sono serviti a nulla, sono rimasti lettera morta; gli esposti delle strutture alberghiere limitrofe che lamentavano l’impossibilità di esercitare, gli ospiti degli alberghi che scappavano in seguito alle serate musicali organizzate dal’Arci Brixton, le numerose visite delle forze dell’ordine, la inadeguatezza di uno spazio angusto stra-affollato dove si faceva musica dal vivo, alla fine hanno portato a questo provvedimento – continua Melgrati – Invece di trovare una collocazione per l’Arci Brixton, e ci piacerebbe sapere poi la motivazione, visto che alla scuola di Musica Don Bosco, privata come l’Arci Brixton, è stato detto di trovarsi una sede e pagarsela, ci si scaglia contro altri locali! E pensare che l’assessore Agostani ha fatto il DJ quando era giovane…dovrebbe capire”.

“Ci lasciano sgomenti le parole di Avogadro, che dopo aver affossato la movida, con la cancellazione dei venerdì blu, oggi vuole applicare lo stesso metodo giudiziario a locali che non hanno, a mia memoria, mai avuto esposti o visite dell’Arpal, che non hanno causato tensioni, e cita l’Ubrecche, una icona della vita notturna di Alassio, dove tutti, tranne Avogadro, siamo diventati grandi, abbiamo avuto i primi amori e ballato la disco music; il Victorian Pub, che invece di problemi ne ha avuti, non già per la cattiva volontà dei gestori, ma per la maleducazione di alcuni avventori, e il bar No Problem e i vari kebab; adesso per difendere i compagni dell’Arci si attaccano i commercianti della movida, con nomi e cognomi, quelli che pagano le tasse, quelli che hanno dipendenti in regola, contrariamente al circolo Arci… siamo alla caccia alle streghe, a quando il coprifuoco?”.

“O forse l’Arci Brixton è diverso perché marcatamente segnato da una base ideologica di sinistra, e Avogadro deve queste parole ai suoi nuovi padroni del P.D. ex P.c.i? – è l’affondo di Melgrati – Il richiamo poi a un ‘panorama di eccessi che ha caratterizzato l’ultima estate alassina e che hanno visto come protagonisti i locali da me citati’ traccia un quadro fosco che solo lui ha visto. Uscisse un poco di più, anche di sera, si renderebbe conto che il divertimento in questi locali è sano, come in tutta la città che vive ancora della sindrome da isola felice…ma fino a quando? Ma quali sono le situazioni che ‘hanno creato e creano grandi disagi ai residenti’? Non confondiamo lo sporadico episodio con la regola. Ricordiamoci che sono i giovani che portano ricchezza, che portano lavoro, che fanno fare il cambio di passo ad una città, trasformandola da mortorio a città viva e appetibile per il turista”.

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