Economia

Cda Savona Calcio, Pennisi si dimette: avviate trattative con due gruppi imprenditoriali

Savona. Giuliano Pennisi si è dimesso da presidente del Savona Calcio. La decisione è arrivata al termine del consiglio di amministrazione di oggi pomeriggio della società biancoblù, al quale ha preso parte anche l’ex presidente Andrea Pesce. Pennisi ha motivato le sue dimissioni affermando di aver finito il suo compito di “traghettatore”, considerate le trattative con due gruppi imprenditoriali interessati all’acquisto della società calcistica savonese.

Passaggio decisivo questa mattina alla Banca Carisa, che rimarrà lo sponsor principale del Savona Calcio e che dovrebbe avere un ruolo primario nella possibile e non certo semplice transizione societaria.

Durante il consiglio di amministrazione del Savona Calcio è stata analizzata la situazione debitoria in considerazione della stagione in corso, situazione di cui si dovrà far carico il nuovo assetto societario. Ora bisognerà vedere se gli incontri e le trattative avviate nei giorni e nelle settimane scorse porteranno a dei risultati concreti, allontanando i dubbi e le incertezze dei tifosi e della città. Ricapitalizzazione, acquisto immediato o avvio della procedura fallimentare con un concordato o meno: queste le opzioni per il breve periodo.

Il caso del Savona 1907 Fbc è rappresentativo di uno scenario, quello della Lega Pro, in cui tanti sodalizi recentemente hanno fatto una triste fine. Una categoria che richiede troppe spese e non garantisce abbastanza introiti per sopravvivere con facilità, come possono fare invece le squadre di serie A e B. Ora la riforma della categoria è nel pieno del suo svolgimento e porterà ad una riduzione da 90 a 60 formazioni, inserite in un unico livello di Lega Pro. Se ne contano 77 e riesce facile pensare che tra quelle che salteranno durante l’estate ci sarà il Savona.

Insomma, da anni a questa parte i risultati ottenuti sul campo passano sempre più spesso in secondo piano e oggi tutto questo accade pure a Savona. Peccato perché, di fronte ad un pubblico disamorato, che nemmeno si avvicina alle mille unità che una volta erano un dato sotto la media, la squadra sta dando il tutto per tutto. Forse, qualcuno lo può pensare malignamente, ma del resto è la normalità trattandosi di professionisti, i giocatori che oggi vestono biancoblù vogliono mettersi in mostra per farsi notare. Così a gennaio, quando potranno scappare dalla nave che affonda, avranno la possibilità di trovare un ingaggio degno.

I risultati di questi primi 7 turni di campionato rendono ancor più duro da digerire quanto sta accadendo. Perché, se qualcosa di buono l’ex patron Pesce ha fatto, è stato allestire una formazione che, seppur costruita al risparmio rispetto alla scorsa stagione, piace ancor più di quella che l’anno passato arrivò vicina ai playoff. Anzi, li avrebbe centrati se non avesse dovuto scontare le penalizzazioni.

I punti sottratti a tavolino sono proprio un altro dei dispiaceri di questa malaugurata gestione. Grazie ai risultati ottenuti sul campo, gli striscioni sarebbero al terzo posto a quota 13. In realtà sono sesti con 12 punti, dato che uno è già stato decurtato. La sanzione di ulteriori tre punti di penalizzazione è solo questione di tempo. E così, numeri alla mano, il Savona occupa virtualmente la posizione numero 11, metà bassa della classifica. I problemi sono di ben altra portata, ossia la sopravvivenza o la scomparsa, ma vedersi rovinare così anche quel poco di positivo che resta, ossia il presente, dà un grande dispiacere.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.